Il Messaggero (A. Angeloni) – Avrà applaudito anche il suo ginocchio, toccato con poco garbo da Varela, al gol dell’amico Matias. Paulo Dybala sta bene. Diciamo che in queste ore va molto meglio rispetto a giovedì scorso, Paulo è pronto per il Porto. Vuole giocare e Ranieri è sensibile alle sue richieste. Sta benissimo, invece, quel Matias lì, che con il tocco magico del Tardini ha scalato posizioni.

Sono passati sette mesi dall’arrivo di Soulé nella Capitale, il percorso è stato subito in salita, per tanti pure per colpa di Dybala, che mai come quest’anno sta trovando una continuità incredibile. Solo adesso Ranieri sta cercando di recuperarlo. Il dualismo, oggi, è improponibile. Per come sta in campo la Roma sembrano più alternativi. Però, l’allenatore ora sa che può contare su entrambi. Avere una doppia Joya è meglio che averne una. Dybala ha recuperato, Soulé è carico e spera in un posticino. A Parma è stato decisivo, per il gol, per l’espulsione chiamata a Leoni e pure per una buona dose di sacrificio messa in campo, quando Ranieri gli ha chiesto di stare largo destra nei cinque. Chissà se Ranieri non stia pensando di riproporlo li? Difficile, per quel compito ci vuole più gamba e corsa che non qualità nel piede e Matias, questo, non può garantirlo per novanta minuti. Ranieri si aspetta i guizzi di Dybala. È vero che quest’anno in Europa non ha mai fatto centro, ma è vero anche che negli ultimi anni è sempre stato lui a trascinare la Roma nella fase finale delle Coppe.