Leggo (R.Buffoni) – Due sconfitte, ma scenari molto diversi. Roma e Lazio archiviano una domenica bestiale che, dopo le illusioni di fine ottobre, le ridimensiona brutalmente. La situazione più malinconica è quella dei giallorossi, sprofondati all’Olimpico sotto i colpi dell’Atalanta a cinque giorni dalla nuova goleada europea subita stavolta a Barcellona. La squadra non ha reagito, sfaldandosi al primo episodio negativo. L’imputato numero 1 è Garcia, ma oggi è troppo facile impallinare un tecnico i cui limiti erano chiaramente emersi nella seconda parte della scorsa stagione. Un tecnico messo in disparte la scorsa estate, quando gli venne rivoluzionato lo staff e pubblicamente rinfacciate le dichiarazioni di subalternità allo strapotere Juve. Pallotta e i suoi dirigenti, molto attenti anche alle virgole, hanno scelto di rischiare e di riavvolgere il nastro. Purtroppo sembra proprio di assistere allo stesso film.
Piange anche la Lazio che, però, dal ritiro punitivo ha ottenuto le risposte che voleva. La squadra, pur con i suoi grandi difetti, a Empoli ha lottato e non avrebbe meritato la sconfitta maturata per decisioni arbitrali per lo meno discutibili. E non sono i primi fischi stonati della stagione per il club di Lotito.