La Repubblica (M. Juric) – “Raccontare ciò che mi è successo è stato per me umiliante ma non potevo esimermi per rispetto di me stessa. Per questo ho ribadito alla magistratura sportiva ciò che è successo a Trigoria”. È ancora scossa Paola, la chiameremo così per garantire il suo anonimato. Convocata ieri dal procuratore della Figc Giuseppe Chiné, ha raccontato la sua verità riguardo al sexgate che sta sconvolgendo la Roma. Affiancata da Francesco Bronzini, avvocato che si occupa di cause di lavoro, la presunta vittima di revenge porn è stata la prima teste ascoltata dalla giustizia sportiva.
Secondo quanto raccolto da Repubblica, l’avvocato del club Vitali, venuto a conoscenza dello scandalo lo scorso autunno, avrebbe convocato immediatamente Paola, il fidanzato e il calciatore accusato di aver sottratto il video dal cellulare della dipendente. Un faccia a faccia avvenuto tra le mura di Trigoria in cui il giocatore sarebbe poi scoppiato in lacrime. Nella lunga audizione è uscito fuori anche il nome del calciatore che verrà convocato nei prossimi giorni dal procuratore Chiné per essere ascoltato.