La difesa è un bunker: adesso segnare alla Roma è quasi un’impresa

La Gazzetta dello Sport (C. Zucchelli) – Nove clean sheet in campionato nel 2022, seconda solo al Milan. Un inizio di stagione, considerando amichevoli e partite ufficiali, in cui la Roma, sei volte su nove, ha tenuto la porta inviolata: Trastevere, Sunderland, Portimonesne, Tottenham, Shahktar e Salernitana. Un gol è stato incassato contro Ascoli e Nizza mentre contro lo Sporting ne sono stati presi tre.

L’eccezione che conferma la regola, perché da sempre la tenuta difensiva è una delle regole delle formazioni di Mourinho. E la Roma non è diversa dalle altre. Anche perché Mou sa perfettamente quanto ai giocatori piaccia sentirsi sicuri, cosa che, ad esempio, a Trigoria non succedeva con il suo predecessore.

Dopo i sei gol incassati con il Bodo, quasi un anno fa, le cose al Fulvio Bernardini sono cambiate drasticamente, anche grazie al ricordo alla difesa a tre. Mourinho ha confermato che con il modulo attuale la Roma si senta più sicura e questo, per lui, è fondamentale.

Non è solo un discorso di difesa, di Smalling, il vero leader del reparto, di Mancini o di Ibanez: è tutta la squadra ad avere una fase difensiva importante. Adesso dovranno essere i centrocampisti a dare una mano ancora più importante alla retroguardia per consentire a Mourinho di schierare, contemporaneamente, Dybala, Abraham, Zaniolo e Pellegrini.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti