Corriere della Sera (M. Ferretti) – A forza di pensare all’attacco, ci si è dimenticati di pensare alla difesa. Il richiamo vagamente polemico non è rivolto al club (assurdo ipotizzare che a Trigoria non stiano lavorando per migliorare tutti i reparti) ma ai cronisti/critici/opinionisti impegnati – ognuno con il proprio stile e le proprie fonti – a raccontare le cose di Casa Roma. Eppure Mister DDR, verso la fine dello scorso campionato, era stato più che chiaro: prendiamo troppi tiri. Che, tradotto, vuol dire: prendiamo troppi gol.

Un reparto da migliorare, aldilà dell’organizzazione difensiva? Come minimo, da migliorare… Per ora, però, nulla è stato fatto. Anzi, rispetto alla stagione passata sono stati salutati Rui Patricio, Huijsen, Llorente, Kristensen e Spinazzola, oltre all’epurato Karsdorp. E tornato alla base Kumbulla, ma l’albanese non è in cima alla lista dei pensieri positivi di De Rossi. Questo per sottolineare che, ad oggi, alla Roma mancano un secondo portiere, un terzino destro titolare, un’alternativa a Angeliño a sinistra e un difensore centrale con caratteristiche tecniche (e atletiche) diverse rispetto a quelle di chi è già in rosa. Il lavoro per Ghisolfi, l’uomo mercato dei Friedkin, non manca, così come ormai non manca più nemmeno troppo tempo prima del via del campionato.