La Coppa di Agostino torna a Tor Marancia: “È la memoria di Diba”

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La Repubblica (M.Pinci) – Agostino Di Bartolomei è ancora Ago, il ragazzo di Tor Marancia arrivato in serie A senza rinnegare il se stesso cresciuto dando calci al pallone alla Chiesoletta di Garbatella. Venerdì a quell’Ago il quartiere aggiungerà un filo per cucire passato e futuro. Rovistando tra feticci impolverati nell’archivio del Borromini, la scuola che Agostino aveva frequentato negli anni Settanta e oggi nemmeno esiste più, qualcuno ha trovato una coppa e una foto. Uno scatto del 1972: stadio Flaminio, Agostino fresco 18enne abbraccia orgoglioso, con i compagni, la coppa Junior Club appena vinta con la scuola. L’anno dopo Ago avrebbe esordito con la Roma avviandosi a diventarne una leggenda.

La scuola avrebbe voluto restituire quel trofeo dimenticato alla famiglia Di Bartolomei. Il figlio Luca, responsabile sport del Pd, ha preferito farne altro: un’occasione per veicolare ai ragazzi del quartiere la memoria. Sui campi della Omi di Tormarancia, che accolse i primi passi del “Diba” calciatore, due scuole si sfideranno venerdì: l’istituto Caravaggio, che ha assorbito il “Borromini”, e il liceo del quartiere, il Socrate. Chi vincerà, custodirà per un anno la coppa sollevata da Di Bartolomei nel ‘72. La Roma ha inviato due completi da calcio. «Vogliamo diventi una ricorrenza importante per tutta la città», annuncia il presidente del municipio VIII Andrea Catarci. Gli fa eco l’assessore Claudio Marotta: «Con la storia di Ago, raccontiamo le trasformazioni di Tormarancia e del municipio». Il filo della memoria ha ora il suo Ago.

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