Corriere dello Sport (R. Maida) – La settimana del ritorno in squadra è stata animata da un fuoriprogramma: durante l’allenamento di giovedì, Marash Kumbulla ha colpito inavvertitamente Mourinho, provocandogli un dolore al piede. L’allenatore ci ha scherzato su, documentando lo scontro sui social, e anche in conferenza stampa. Kumbulla ovviamente è stato al gioco: “l’intervento era sulla palla, mister”.
Eppure questo curioso incidente è la conferma di una crescita che la Roma ha apprezzato: Kumbulla è sempre determinato, feroce, in ogni partitella a Trigoria. Così ha guadagnato spazio con Mourinho, che all’inizio non credeva in lui. “Marash si è meritato la mia fiducia“. E stasera contro il Venezia tornerà titolare nel terzetto difensivo, al posto dello squalificato Mancini. È un test importante che forse non gli servirà per giocare anche a Tirana, nella sua Albania, ma che almeno può aiutarlo a garantirsi un futuro nella Roma.
A soli 22 anni Kumbulla ha già giocato 61 partite in Serie A e 14 con la nazionale albanese. I suoi margini di miglioramento sono chiari a tutti, così come la sua affidabilità: in marcatura e nei palloni alti ci sono pochi difensori attenti come lui. Per questo diversi club, a cominciare dal Napoli per finire al Torino del mentore Juric, avevano provato a prenderlo a gennaio. Ma la Roma ha detto no. Ora Kumbulla proverà a convincere Mourinho a dargli ancora più minuti, più partite.