Corriere della Sera (G. Piacentini) – El Shaarawy e Kumbulla non saranno a disposizione di Mourinho per un mese esatto, fino all’anticipo del primo ottobre a Milano contro l’Inter. Per il difensore albanese, il primo ad uscire dal campo col Monza, il referto parla di lesione al bicipite femorale della coscia sinistra, mentre per l’attaccante si tratta di una lesione al muscolo psoas (zona lombare a contatto con le anche) della coscia sinistra.
Una doppia tegola, arrivata dopo gli infortuni di Wijnaldum e Zaniolo, che riduce le possibilità di scelta di Mourinho alla vigilia di una serie di partite – Udinese, Ludogorets, Empoli, Helsinki e Atalanta – in cui avrà gli uomini contati.
Sui problemi accusati da Kumbulla e El Shaarawy c’è l’aggravante del terreno di gioco dell’Olimpico, che contro il Monza era rovinato (eufemismo). “Il prato è stato in buone condizioni per venti minuti, poi è diventato un campo di patate“, aveva detto Mourinho dopo la partita con la Cremonese.
I motivi di questo degrado sono facilmente spiegabili: il terreno dell’Olimpico è troppo “giovane”, nel senso che dopo la vittoria della Conference League (e i relativi festeggiamenti), e la stagione estiva dei grandi concerti, Sport e Salute ha dovuto rifare da capo il terreno di gioco, rizollandolo, con un investimento di oltre 130 mila euro.
La certificazione di qualità arriva anche dalla Uefa, secondo cui il terreno dell’Olimpico soddisfa in pieno i requisiti del Pitch Quality Program, ovvero i parametri tecnici, sportivi e agronomici ufficiali per le condizioni degli impianti di gioco.