Corriere dello Sport (L. Scalia) – Nella nuova Roma targata Claudio Ranieri c’è una casella già riempita nell’undici anti Napoli: è quella a centrocampo dove agirà Manu Koné. Il francese ha impressionato a Milano durante la sfida Italia-Francia di Nations League, giocando una partita al limite della perfezione per intensità, qualità e intelligenza tattica. Da mediano puro Koné ha annullato Barella, non proprio l’ultimo arrivato. I segnali sono arrivati a Trigoria, dove il nuovo allenatore sta preparando il suo terzo esordio sulla panchina giallorossa contando su Manu, un giocatore duttile che può ricoprire sia il ruolo di mezz’ala che di perno davanti alla difesa. Tra l’altro in stile N’Golo Kanté, centrocampista dell’Al-Ittihad che è letteralmente esploso a inizio carriera sotto la guida di Sir Claudio nella fantastica cavalcata del Leicester in Premier League. Ranieri non ha molto tempo a disposizione, sta provando la linea con Koné, Cristante e Pellegrini, ma sicuramente può essere una soluzione lavorare su l’accentramento di Manu. Nella Francia ha preso il testimone da Kanté, il fedelissimo di Ranieri, il perno del Leicester delle meraviglie, fondamentale tanto quanto Vardy e Mahrez, che in sala giallorossa possono essere Dovbyk e Dybala.
Corsa, fiato, fisico, tecnica e soprattutto strappi, quelli che nella stagioni passate dovevano garantire Renato Sanches e Wijnaldum, nomi altisonanti che sono passati dall’Olimpico come meteore. Koné è un centrocampista moderno che Daniele De Rossi ha voluto fortemente in estate sfidando la concorrenza del Milan. Perché anche Ibrahimovic l’aveva messo nella lista dei desideri per rinforzare la rosa di Fonseca. Juric non ne aveva apprezzato inizialmente tutte le qualità, tenendolo anche fuori in parecchie partite, poi però non ne ha potuto fare a meno essendo un elemento unico nell’organico della Roma. Il suo acquisto non è stato low cost: i Friedkin hanno investito 20 milioni di euro per strapparlo al Borussia Monchen-gladbach. All’inizio della sua avventura in giallorosso Koné è diventato un pero della Francia e di riflesso il suo valore si è alzato. Anche perché siamo davanti ad un giocatore di appena 23 anni che ha tutta la vita sportiva davanti.
La classe di Koné non si discute. Sa fare un po’ tutto, sia in chiave difensiva che offensiva, vedi per esempio il gol realizzato nella disastrosa trasferta di Firenze. Ma tende a non spingere al massimo nei primi 50 minuti, per poi calare fisicamente a vista d’occhio. Deve migliorare nella gestione della sua partita. A Roma può crescere, limare le ultime ombre del suo percorso. Ranieri gli può insegnare tanto sotto questo aspetto. Funziona così in qualsiasi mestiere: più ti sporchi le mani, più impari. Anche nel calcio vale la stessa cosa: più minuti in campo uguale maggiore esperienza. Per questo Koné si scalda per affrontare il Napoli al Maradona da faro del centrocampo della Roma.
Foto: [Paolo Bruno] via [Getty Images]