La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Uno ha già dato l’impressione di poter diventare presto imprescindibile. L’altro ha giocato senza paura, nonostante la pressione di uno stadio importante come l’Allianz Stadium e i suoi 19 anni. Di certo c’è che con Manu Koné e Niccolò Pisilli adesso il centrocampo della Roma è davvero molto più ricco di opzioni di prima. E, soprattutto, è anche assai più completo. A livello di scelte e di opzioni, ma anche per la possibilità di variare moduli e schieramenti tattici. Gli uomini in mezzo per De Rossi adesso sono addirittura sette: Cristante e Paredes (che possono alternarsi in regia) e cinque mezzali come Pellegrini, Le Fée, Baldanzi, Koné e Pisilli, appunto.
Il francese Koné domenica a Torino è entrato per una ventina di minuti, ma a parte i primi due movimenti a vuoto – giusto il tempo di prendere confidenza co la squadra – dopo ha dimostrato di essere davvero fondamentale per questa squadra. Tra i centrocampisti è l’unico che ha determinate qualità: cosa, strappi, fisicità e capacità di saper rompere le linee di passaggio avversarie. Giocatore imprescindibile, difficile pensare che possa restare fuori, soprattutto nelle gare decisive. Il baby Per Pisilli quella di domenica è stata una partita speciale. Non solo perché era la prima dal via, contro un avversario di spessore altissimo. Ma anche perché era contro la squadra di cui è tifoso suo papà. Che, per una volta, avrà fatto un’eccezione, tifando contro i bianconeri… Anche perché Niccolò ha dimostrato di poter dire la sua fino alla fine. A Torino, ma anche nel futuro.