Corriere dello Sport (R. Maida) – Tra esseri umani è importante capirsi. Manu Koné è la persona che forse ha pagato più di tutti l’esonero di De Rossi, cha lo aveva chiamato più volte per convincerlo ad accettare il trasferimento alla Roma. Koné non aveva niente contro Juric- e ci mancherebbe – ma ha faticato a comprendere cosa il nuovo allenatore volesse da lui. Giovedì in Europa League invece Koné è tornato titolare perché negli ultimi giorni ha mostrato una maggiore concentrazione e ha recepito determinati concetti. A fine partita Koné ha confermato:
«L’allenatore mi ha spiegato cosa chiede a noi centrocampisti, è un tipo di gioco diverso da quello che facevamo prima. I primi giorni sono stati un po’ difficili me sto migliorando. Spero che nel corso della stagione lo possa diventare perfetto».
Sul pareggio con l’Athletic, arrivato quando era già stato sostituito, Koné sottolinea:
«E’ stata una partita dura, piena di duelli e palle lunghe. Questo alla lunga ha provocato un nostro calo dal punto di vista fisico. Ma ci sono solo poche cose da sistemare, dobbiamo continuare su questa strada. E’ un peccato aver preso gol nel finale, però io vedo tante cose positive in questa Roma».