Justin Kluivert studia per diventare grande in Nazionale e con la Roma. A 19 anni e mezzo ha ben chiari i suoi obiettivi: vuole giocare sempre di più, per crescere e per ripercorrere la carriera di papà Patrick confermando l’etichetta del predestinato. Un fardello pesante da portare, ma con cui Justin sta dimostrando di saper convivere. Come riporta il quotidiano Corriere della Sera, qualche distrazione di troppo gli ha impedito di essere subito titolare nella Roma, oltre a fargli perdere la Nazionale, ma ci ha pensato Eusebio Di Francesco a rimetterlo in carreggiata. Dopo un bell’avvio con l’assist a Torino per il gol di Dzeko, Kluivert ha vissuto alti e bassi. Il momento più buio è stato senza dubbio la tribuna di Madrid contro il Real, quello più alto il gol al Viktoria Plzen che lo ha fatto diventare il marcatore giallorosso più giovane nella storia della Champions League. Poi qualche spezzone, tanta panchina e un po’ di partite con l’Under 21 olandese, di cui è diventato capitano: «Indossare la fascia è stato un onore, ma io voglio riconquistare il posto in prima squadra, e mostrare ciò che posso fare».