Simon Kjaer torna sulla sconfitta della Roma subita in Coppa Italia contro la Juventus parlando ad un sito sportivo del suo paese d’origine, la Danimarca. Ammette le proprie colpe sull’autorete del definitivo 3-0, riconoscendo comunue che se non fosse arrivato lui sul pallone, l’avversario che si trovava dietro di lui (Matri) avrebbe sicuramente segnato. Queste le sue parole a sporten.tv2.dk:
“E’ stata dura per me, non era un modo divertente di finire la partita. Ma non avrei potuto fare nient’altro, se non avessi colpito il pallone un loro attaccante era dietro di me pronto a calciare. Non è stato un episodio decisivo ai fini del risultato. Già guardo avanti, ma segnare un autogol lascia sempre un po’ d’amaro in bocca“.
Il difensore danese continua la sua analisi cercando di trovare dei lati positivi in una serata certamente storta. Come, nell’immediato postpartita, avevano fatto Luis Enrique e Baldini (che ha definito la sconfitta a Torino addirittura “fisiologica“), anche Kjaer sottolinea come la Roma abbia comunque provato ad imporre il proprio gioco su un campo difficile come quello della Juventus, e l’importanza di voltare immediatamente pagina per presentarsi al meglio alla sfida contro il Bologna di domenica pomeriggio:
“La Juventus ha giocato una buona partita, hanno vinto meritatamente. Sono stati fortunati, ma noi non siamo stati abbastanza bravi in difesa nè in attacco. Il loro primo gol è nato da un passaggio che è stato ricevuto da un uomo completamente diverso rispetto a quello a cui era indirizzato. Il secondo gol è stato un tiro fantastico di Del Piero che si è però trovato la palla in mezzo ai piedi in maniera casuale. E poi c’è stato il mio autogol. Ci sarebbe piaciuto andare avanti e continuare la nostra striscia positiva, ma è solo la prima sconfitta nel 2012 e abbiamo comunque provato a proporre il nostro gioco e le nostre idee. Così miglioreremo ancora e, già vincendo contro il Bologna domenica, riprenderemo la nostra corsa“.