Karsdorp e la Roma tra dialogo e Turchia

Corriere dello Sport (C. Zucchelli) – Cè, non c’è. Lo hanno visto a Casal Palocco, lo hanno visto a Trigoria, lo hanno visto a Euroma. Peccato che, però, il suo entourage abbia scelto il silenzio e la Roma anche. L’unica certezza, in questa storia, è che da domani si capirà con più chiarezza il futuro di Rick Karsdorp. Futuro che, al momento, appare piuttosto nebuloso.

Mourinho non vuole più avere niente a che fare con il ragazzo, Karsdorp invece si è sentito accusato ingiustamente e la Roma sa che ormai deve vendere un giocatore che, in poche settimane, è passato da titolare a fuori rosa. La volontà di entrambe le parti è quella di non arrivare ad uno strappo definitivo, visto che i rapporti tra Pinto e l’entourage di Rick sono buoni, al contrario di quelli tra giocatore e Mourinho, perché in ballo ci sono sia i soldi dell’ingaggio sia quelli del cartellino.

La Roma sta provando a capire se ci siano o meno i margini per arrivare a un addio che non sia troppo rischioso in termini di soldi. La difficoltà sta nella formula del trasferimento: Karsdorp è disposto ad accettare anche soluzioni in prestito, temporanee, per la società invece può andar via solo a titolo definitivo. O, al massimo, in prestito oneroso con obbligo di riscatto a condizioni semplici, una sorta di acquisto dilazionato.

In Italia non sembrano esserci squadre disposte a spendere per lui, in Olanda o in Francia qualcosa potrebbe muoversi, nelle ultime ore c’è stato anche un sondaggio da un paio di club della Turchia, che potrebbero avere la disponibilità economica, ma non hanno fatto ancora offerte concrete. Concreta è solo la complessità della situazione.

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