La Repubblica (A. Di Carlo) – “I migliori alleati sono quelli che non ragionano come gli altri“. Questo celebre verso di Coelho può tornare utile per spiegare una vicenda di mercato che sta occupando sempre di più i pensieri del gm giallorosso Tiago Pinto. Il nome è quello del mediano del Marsiglia, Boubacar Kamara, 22 anni e un futuro sul quale in molti sarebbero pronti a scommettere.
Anche il Marsiglia stesso in realtà, ma il centrocampista di origine senegalese ha altre idee per la sua carriera: dopo aver rifiutato il rinnovo e la corte del Newcastle in estate, il calciatore ha deciso di andare a scadenza a giugno per per scegliere l’offerta più vantaggiosa.
Ma tra commissioni e ingaggio, tra sei mesi diventerebbe un affare fuori dalla portata economica della Roma. Che quindi sta provando ad anticipare i tempi e regalare così a Mourinho il regista francese a gennaio. E quale sarebbe l’alleato? Strano a dirsi, ma è il Marsiglia. Infatti il presidente Longoria e il dt Friio hanno compreso il prezioso ruolo strategico che la Roma può recitare in questa vicenda.
I giallorossi possono evitare che nelle casse del club francese non entri un euro e hanno la possibilità di mandare in frantumi lo scenario più temuto dal Marsiglia, ovvero quello di veder partire Kamara senza aver generato la minima plusvalenza. Senza dimenticarsi dei riscatti di Pau Lopez e Under che ballano tra i due club: sedersi attorno a un tavolo e trovare la quadra può diventare realtà e un’impresa non così complicata.
Pinto ha capito di aver margine di manovra e sta parlando da giorni con l’agente Ghilas. Ma l’opera di convincimento non è così facile: il calciatore sa perfettamente che il Manchester Utd lo segue con grande attenzione da tempo ed è potenzialmente nelle condizioni di offrirgli un ingaggio superiore a quello che gli avranno modo di proporgli i giallorossi.
Ma il gm giallorosso vuole provarci e giocarsi tutte le carte a sua disposizione, subito dopo aver sistemato la vicenda Maitland–Niles: lì l’alleato è il ragazzo, che ha già detto sì alla proposta della Roma. Ostico come in ogni affare rimane l’Arsenal. Manovre, trattative e difficoltà di vario genere: ma Pinto ha individuato gli obiettivi e vuole andare fino in fondo