Intorno alle 22.30 del 5 gennaio un record è destinato ad essere infranto. Da una parte o dall’altra.
Corsi e ricorsi storici e solita ennesima sfida nella sfida per Roma e Juventus, le regine del campionato pronte ad incontrarsi nella prima e vera battaglia che accompagnerà il nuovo anno. Una sfida tra certezze, sorprese e una valanga di numeri positivi che entrambe le formazioni hanno collezionato finora. Il primato bianconero e la rincorsa romanista si scontreranno ancora una volta per la conquista di un risultato che acquisisce (come spesso accade) più di un significato. La Juventus ha appena chiuso l’anno solare raggiungendo la nona vittoria consecutiva, alla ricerca del decimo successo che potrebbe pareggiare quella conquistata dalla Roma nella prima parte del campionato (nessuno comunque c’era riuscito dalla prima gara stagionale). Un bottino più che sostanzioso per gli uomini di Conte (nella storia del campionato italiano nessuno alla 17/a giornata aveva conquistato così tanti punti come la Juventus quest’anno) decisi comunque a non fermarsi proprio nella sfida che potrebbe segnare il primo allungo significativo nella storia di questa stagione.
A Trigoria intanto le festività natalizie hanno già consegnato la palma di unica squadra ancora imbattuta in campionato, miglior difesa in Europa e un bottino di 41 punti, che a due gare dal giro di boa, lanciano proiezioni future assolutamente inaspettate dopo i fallimenti passati nell’ultimo biennio. I 5 punti di distacco dalla Juve rimangono comunque un pensiero agrodolce per la squadra di Garcia, fermamente convinta di poter rimanere aggrappata alla capolista non perdendo ulteriore terreno a partire dalla prossima trasferta torinese. Ma per gli sforzi fatti, tutti al Bernardini si sarebbero aspettati qualcosina in più. Il rimpianto e il ricordo di alcuni episodi accaduti infatti, non è proprio svanito del tutto. Più che altro la Roma non è riuscita a dimenticare la striscia dei 4 pareggi consecutivi in cui, oltre a propri demeriti legati al campo, non sono piaciute alcune scelte arbitrali che avrebbero potuto spostare il risultato finale in un’altra direzione. Dalla trasferte di Bergamo e Torino alle sfide casalinghe contro Sassuolo e Cagliari la ruota decisionale dei direttori di gara ha suscitato qualche perplessità nella società romanista, rimasta ferma però sulla linea del silenzio almeno pubblicamente di fronte a microfoni e telecamere. Un malumore diffuso però per una coincidenza accaduta proprio durante l’unico e leggero calo di rendimento registrato quest’anno dai giallorossi, alle prese con infortuni e numerose incombenti diffide.
La classifica virtuale stilata senza gli errori dei direttori di gara vedrebbe la Roma prima in classifica, con la Juventus seconda a poche lunghezze di distanza. Nessuno comunque, dalla dirigenza alla squadra, ha mai messo in dubbio la forza e la compattezza della formazione bianconera: probabilmente però se nelle sfide juventine con il Chievo e nel derby con il Torino si fossero prese delle decisioni diverse, ora la distanza tra le due compagini sarebbe ancora più livellata. Come al solito però il verdetto spetterà al campo, le vacanze assegnate dai due allenatori finiranno presto e i giorni di chiusura del 2013 serviranno più che altro per preparare al meglio la gara. Quella dei record.
Adriano Serafini