Tutti a disposizione. Scongiuri a parte, la Roma che si ritroverà domani a Trigoria per preparare la sfida di campionato in programma domenica prossima, probabilmente contro la Fiorentina, potrà contare su tutti gli effettivi, fatta eccezione per gli infortunati di lungo corso Burdisso, che ha ormai terminato le vacanze – con lavoro annesso – in Argentina, Juan e Lobont. Buone notizie quindi per Luis Enrique che, in vista dello sprint finale del campionato potrà ruotare tutti gli uomini.
STEKELENBURG E CURCI Partiamo dalla porta. Stekelenburg è il titolare e non ci sono dubbi. Contro l’Udinese in panchina è andato Pigliacelli, visto che Curci era alle prese con un virus influenzale. Passato, il portiere è tornato ad allenarsi, anche se ieri ha fatto differenziato, e da domenica è pronto a tornare tra i convocati anche se il numero 1 della Primavera ha comunque dimostrato ai preparatori di poter essere affidabile. Affidabilità è la parola chiave anche per quanto riguarda Stek, valore aggiunto molte volte quest’anno e, da giocatore esperto qual è, deciso a dare qualcosa in più in questo finale di stagione per consentire alla Roma di giocarsi l’Europa l’anno prossimo. Quale non si sa, lui, come i compagni, spera ovviamente nella competizione più prestigiosa.
ROSI,JOSE’ ANGEL,TADDEI Tre esterni – due di ruolo e uno adattato – per tre maglie. E’ così da inizio stagione visto che Cassetti per Luis Enrique è sempre stato un centrale. Nelle prossime sei partite si giocheranno il posto, probabile che a essere più presenti siano lo spagnolo e Rosi, con l’esperienza, e la maggiore capacità di difendere, di Taddei necessarie contro Juventus e Napoli.
KJAER-HEINZE In teoria la coppia centrale indiscussa anche se spesso discutibile. Le certezze però sono venute meno con l’Udinese quando Luis Enrique, a sorpresa, ha lasciato l’argentino, reduce dalla brutta prova di Lecce, in panchina, dando fiducia a De Rossi centrale. La risposta è stata positiva e sabato, in quella che era stata la rifinitura in vista della Fiorentina, l’esperimento (ammesso che sia ancora tale) era stato riprovato. Cosa succederà in futuro nessuno può dirlo, anche se l’esperienza di Heinze dovrebbe comunque tornare utile da qui a fine campionato quando poi l’argentino sarà chiamato a valutare il suo futuro.
DE ROSSI Centrale di difesa o centrocampista? La stagione di Daniele è stata splendida, da qualche settimana non è al top fisicamente ma rappresenta una garanzia assoluta. Da Trigoria filtra quella che, vedendo gli allenamenti di Luis Enrique, è più di un’indiscrezione: vista l’abbondanza di centrocampisti Luis Enrique sta pensando di utilizzarlo alla Mascherano, cioè regista di difesa in grado di impostare l’azione. Daniele ha dato la sua disponibilità e non c’erano dubbi, domenica sul campo arriveranno le risposte.
GAGO-MARQUINHO-PJANIC Se De Rossi dovesse davvero spostarsi fisso in difesa almeno fino al 13 maggio questo sarà il centrocampo titolare. L’argentino agirà da vertice basso, ruolo che preferisce, col bosniaco e il brasiliano interni di destra e sinistra. Marquinho è in buona forma e sta spingendo al massimo per convincere la Roma a riscattarlo mentre Pjanic, alle prese ancora con qualche problema fisico, che ne limita il rendimento soprattutto dal punto di vista psicologico, potrebbe essere l’uomo in più.
SIMPLICIO-GRECO-PERROTTA I primi due vittime di infortuni muscolari che li hanno tenuti fuori per qualche settimana, il terzo pronto con la sua esperienza a dare una mano ai compagni. In campo e, quando serve, anche e soprattutto dalla panchina.
TOTTI Basta il nome.
OSVALDO Il capocannoniere della Roma, l’uomo che fa reparto da solo, l’attaccante a cui Luis Enrique non rinuncia mai. La sua rabbia e i suoi gol lo rendono indispensabile.
BORINI-BOJAN-LAMELA In tre per una maglia. Se il Capitano e Osvaldo appaiono intoccabili, i tre ragazzini dell’attacco romanista (21 anni l’italiano, 22 lo spagnolo, 20 l’argentino) sono pronti a darsi battaglia per un posto da titolare. Bojan ha voglia di dimenticare una stagione con poche luci, Lamela è uno di quei giocatori a cui Luis Enrique rinuncia sempre malvolentieri, Borini è Borini: gol, cattiveria e furia agonistica. Dopo il ko muscolare di San Siro è rientrato in gruppo, lo stop del campionato gli darà qualche altro giorno per rimettersi in forma, domenica si candida con forza per tornare titolare.
Il Romanista – Chiara Zucchelli