La Gazzetta dello Sport (E. Esposito) – Ogni giorno continuano a uscire intercettazioni e ogni giorno cresce la preoccupazione dei tifosi bianconeri su quello che potrà essere l’esito dell’inchiesta sportiva. La Procura federale è costantemente al lavoro e, come noto, ha già compiuto i primi passi ufficiali.
Dopo aver ricevuto gli atti dell’inchiesta Prisma dalla Procura di Torino e averli analizzati con la massima attenzione, il procuratore capo Giuseppe Chiné ha aperto un fascicolo sul cosiddetto “filone stipendi” la manovra “correttiva” sulle rinunce dei calciatori a una parte dei compensi durante l’emergenza Covid, che per i pm di Torino fu in gran parte fittizia e in grado di produrre una distorsione di bilancio che sarebbe andato a pesare sulle stagioni 2019- 20 e 2020-21.
I tempi non saranno brevi, è più che probabile che la fase istruttoria non si concluda prima della fine di gennaio. A quel punto dovrebbero arrivare gli eventuali deferimenti. La possibile violazione in questo caso fa riferimento in modo particolare al comma 4 dell’articolo 31 del Codice di giustizia sportiva che regola i contratti stipulati dai club: la sanzione prevista è di “uno o più punti di penalizzazione“. Appare chiaro, leggendo i diversi stralci di intercettazioni pubblicati finora (Chiellini e non solo), che sia questa la questione più delicata in questo momento, il fronte che più preoccupa la dirigenza bianconera.