Giorgio Chiellini, difensore della Juventus, al termine della partita di campionato contro la Roma ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:
CHIELLINI A MEDIASET
Si chiude un’annata bella e difficile…
Sì, molto bella ed importante. Stiamo scrivendo pagine di storia irripetibili a breve termine e credo per altro tempo. Bisogna ringraziare chi ci ha stimolato. Siamo sempre qui ogni anno con qualcuno che ci tira il collo. Siamo brutti, vecchi, ma siamo noi ad esultare. Quest’anno abbiamo fatto qualcosa di incredibile.
Il momento in cui hai capito che lo avreste vinto?
Pensavo di perderlo a metà tempo a Milano. Hanno parlato a vanvera, di Var, di finali e alla fine, alla Juve non devi stuzzicarla sull’orgoglio. Noi siamo qui a festeggiare ed altre persone a casa.
Che hai pensato?
Vedere certe cose ci ha dato energia. Non è facile trovare energie dopo tanti anni. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, ci sono mancati 30 secondi in coppa. Questo ciclo avrebbe meritato, ma troppe persone ci hanno mancato di rispetto. Tante persone che hanno parlato a vanvera e devono capire che i più forti siamo noi.
A chi ti riferisci?
Sembra scontato che non meritassimo lo scudetto. Guardate gli ultimi anni, ma se noi vinciamo e loro pareggiano un motivo c’è.
De Laurentiis?
No, ai media, agli addetti ai lavori e altri. Ci sono state troppe frasi fuori luogo e ora ci devono vedere festeggiare.
Prenderai la leadership dopo Buffon?
Cercherò di continuare a dare quello che ho dato con Gigi. Ogni leader col proprio ingrediente crea l’alchimia perfetta. Da luglio si parte da zero per provare a fare una cosa che sembra impossibile, ma chissà al prossimo maggio.
Le parole di Insigne?
Nella vita ci vuole rispetto, quando si manca devi prenderti le conseguenze. Adesso festeggiamo noi, siamo stati zitti quando dovevamo farlo. Ce la godiamo e vinciamo un altro scudetto. Noi perdiamo le finali perché ce le giochiamo, altre squadre preferiscono giocare i sedicesimi e gli ottavi, questa è la differenza.
Vi chiarirete in Nazionale?
Quello che dovevo chiarire l’ho fatto ora, ogni tanto è giusto mettere i puntini sulle i.
CHIELLINI A SKY
Questo è stato lo scudetto più bello?
Il più bello è stato il primo, dopo anni di sofferenze, è stata un’emozione fortissima e fu ancora più sudato. Abbiamo rischiato di comprometterlo dopo il pari con il Lecce. Siamo di nuovo qua contro tutto e tutti, ci godiamo questo settimo scudetto. Non penso ci rendiamo conto né ci sia dato il merito di quello che stiamo facendo, tra qualche anno verrà fato il giusto peso alle vittorie che stiamo facendo.
Raccontaci la partita di San Siro…
La prima svolta è stata Genoa, poi abbiamo cambiato atteggiamento e iniziato a carburare. In tre mesi non passava uno spillo, siamo andati vicini all’impresa in Champions, ci resta il rammarico perché è l’unico trofeo che ci manca e avremmo meritato. Anche quest’anno abbiamo trovate le energie da dentro e vanno ringraziati i nostri avversari, è da inizio dell’anno che prima è il Var, poi l’arbitro, poi il bel gioco e i fuochi d’artificio. Alla Juventus non devi toccare l’orgoglio, noi festeggiamo, gli altri sono tristi. Avremmo meritato più rispetto, ci toglieremo qualche sassolone, sabato festeggeremo a rispetto di tutto e tutti.
Sarete liberi fino a sabato?
Fino a venerdì a parte chi è infortunato.
CHIELLINI ALLA RAI
Settimo scudetto consecutivo. Siete entrati nella leggenda e Chiellini è sempre stato presente…
E’ stato un percorso lungo, coltivato giorno per giorno con il lavoro. Forse non ci rendiamo conto che non ci vene dato il merito che ci spetta perché viene dato tutto per scontato ma poi si deve scendere in campo e vincere le partite. In un campionato come quello italiano è tutt’altro che semplice vincere per tutti questi anni di seguito, noi ne andiamo orgogliosi e sabato festeggeremo come si deve.
Qual è il vero punto di forza della Juventus?
Il punto di forza è la società. Un anno può vincere chiunque, perché vanno bene le cose ma vincere per così tanto tempo di seguito e cambiando così tanti giocatori, vuol dire che c’è un grande lavoro dietro. Vent’anni fa si parlavi di alcuni giocatori, ora si parla di Buffon, Chiellini e Barzagli, tra dieci anni si parlerà di altri, ripeto la differenza sta nella società.
Ora serve una rifondazione?
Questa società ha sempre cambiato in questi anni, non so cosa intendete per rifondazione, ma se ripenso alle due finali di Champions disputate in due anni sono cambiati nove undicesimi. L’importante è che rimanga la società, anche quando tra due anni andrò via io o adesso che Buffon non ci sarà più.