REPUBBLICA.IT (F. BOCCA) – Juventus e Roma tutto sommato sono umane. Lo dimostra quanto è successo in Champions League, ma anche in campionato non hanno uno strapotere assoluto. Non lo dimostra la Juve, non lo dimostra a maggior ragione la Roma. Una approfitta del pareggio dell’altra, ognuna approfitta dell’avversario un po’ più facile in casa. Voglio dire che il 2-0 al Palermo mi è apparso tranquillo ma anche abbastanza scontato, la cosa migliore, sicuramente il ritrovamento in zona gol di due come Vidal e Llorente che lo scorso anno hanno contribuito notevolmente alla crescita della Juventus. Soprattutto la mancanza di Vidal e le sue “vidalate” erano un problema, si spera, per la Juve, in via di risoluzione.
In ogni caso non credo che la Juventus abbia superato certi dubbi sul suo conto che il cammino lento in Champions League ha evidenziato: il ruolo e la forma di Pirlo, la crescita di Pogba, la mancanza forse di un nuovo leader assoluto che le faccia fare il grandissimo salto. La Roma invece con la Samp ha suturato la pericolosa emorragia di sicurezza e fiducia, ma forse nel voler cambiare pelle sta soffrendo più del dovuto. Voglio dire per me la Roma migliore è la prima di Garcia, che gioca un calcio semplice, accortissima in difesa e che riparte velocissima. La Roma che vuol fare il possesso palla sinceramente non la vedo.Non credo che il gioco della Roma possa passare ancora tutto attraverso Totti, ora persino sovrautilizzato da Garcia. A Juventus e Roma sono mancate soprattutto le avversarie al momento. Non è impossibile secondo me giocarsi la grande sorpresa quest’anno.