Leggo (F. Balzani) – Ora è sicuro: Juric siederà sulla panchina della Roma contro il Torino. Il tecnico, che oggi parlerà in conferenza, ha ottenuto un bonus di fiducia ma il domani è avvolto nel mistero e un eventuale passo falso coi granata porterebbe all’esonero immediato. L’assenza costante dei Friedkin (ieri volati in California) aggrava un clima di tensione totale. La squadra, per bocca di Pellegrini, ha detto chiaramente al ds Ghisolfi di essere disorientata. E non ha nascosto di gradire il ritorno di De Rossi col quale si era formata una forte sintonia nonostante l’inizio stagione poco brillante.

Quella sintonia che la Roma non è riuscita ad avere con Juric come dimostrano le liti nello spogliatoio del Franchi (in particolare con Mancini) e la contestazione dei tifosi che sarà ancora più forte domani sera. I numeri d’altronde sono impietosi: il croato ha la peggior media punti degli ultimi 8 allenatori giallorossi. È ultimo con 1.38. Senza contare i deprimenti dati difensivi: la Roma è ultima per contrasti nella trequarti difensiva, penultima per numero di dribbling contrastati, terzultima per passaggi intercettati e per duelli aerei vinti. Anche in caso di successo col Toro non è escluso il cambio in panchina che per problematiche di calendario potrebbe avvenire dopo la trasferta di Verona.

Il nome di De Rossi resta caldo magari accompagnato dalla presenza di Ranieri come dirigente, ma i Friedkin non vorrebbero piegarsi al volere dei giocatori. Per questo si sondano due piste: Roberto Mancini e Vincenzo Montella. Entrambi conoscono l’ambiente romano e al tempo stesso non sono “legati” all’attuale gruppo di Trigoria. Dove ieri la squadra si è allenata in un clima surreale: recuperato El Shaarawy, in campo anche Mancini che potrebbe comunque beccare una multa.

 

Foto: [Michael Campanella] via: [Getty Images]