La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Alla fine il volto è teso, anche se la prestazione non gli è poi dispiaciuta. Ma Ivan Juric deve incassare la sua prima sconfitta sulla panchina della Roma in casa di un Elfsborg non trascendentale:
“Il risultato è negativo, ma io non ho visto la partita confusa che dite voi. Penso che ci sono tante cose positive e interessanti, ho visto tanto gioco, occupazione degli spazi e tante occasioni. Non siamo riusciti a fare gol e lo accettiamo. Ma prestazione negativa lo rifiuto” dice Juric.
Poi il mirino finisce inevitabilmente su Soulé, un gioiellino che anche ieri, però, ha girato a vuoto. Deludendo, andando spesso a caccia della giocata forzata, cercando soluzioni che non lo hanno mai ripagato. “È un giocatore che non sí nasconde mai, vuole sempre la palla, questo vuol dire che ha fiducia. Però penso ci sia un equivoco di fonda stiamo parlando di un ragazzo che ha fatto solo un anno di Serie A, dobbiamo farlo crescere, le pressioni a Roma sono alte. Di certo non è determinante come vorrebbe, ma diamogli tempo. Per ora non riesce ad esprimete tutto il suo talento, ma non penso stia soffrendo la pressione. Con il tempo crescerà. Deve migliorare fisicamente e nei posizionamenti, ma stavolta mi è piaciuto di più“.