Il Messaggero (S. Carina) – C’è una frase, detta ieri da Ghisolfi, più della classica assunzione di responsabilità (“La colpa è di tutti”) che riassume il momento: “Perché l’esonero di Juric soltanto adesso e non dopo Firenze? I Friedkin hanno ritenuto che questo fosse il momento migliore per cambiare“. Potremmo chiuderla qui. A decidere, ieri, oggi e domani sono e saranno sempre padre e figlio, stop. Nemmeno Lina Souloukou riuscì a far cambiare idea alla proprietà quando si discuteva ad aprile se rinnovare o meno a De Rossi. Improbabile che ci riesca il ds francese che nella scelta di Juric è stato completamente bypassato. Parliamoci chiaro: la cosa più semplice, escludendo il ritorno di DDR, sarebbe prendere Mancini o Allegri e affidare il tutto ad un dirigente esperto e capace come Carnevali. Ma visto che le cose semplici non sono di casa a Trigoria, ogni scenario è aperto.
Anche il clamoroso ritorno di Garcia. Si, avete letto bene. il buon vecchio Rudi, l’uomo che rimise la Chiesa al centro del villaggio non va escluso che i Friedkin possano pensare anche ad altro.
E va presa con un pizzico d’inquietudine l’indiscrezione che vuole la proprietà Usa aver ripreso i contatti nelle ultime ore con l’agenzia CAA Stellar. Affidare la panchina ad un allenatore straniero che non conosce la realtà nella quale verrebbe a lavorare, sarebbe l’ennesimo salto nel buio. Per la cronaca, un agente molto quotato sta offrendo da un paio di settimane Lampard. E dalla Germania ieri si faceva di nuovo il nome di Terzic, scartato prima di prendere Juric.
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