Il Tempo – Una vittoria in rimonta che da entusiasmo, soprattutto dopo le fatiche di coppa. Una prestazione diversa rispetto a quanto visto nelle scorse partite, figlia anche dello sforzo fisico e mentale portato dal pareggio contro l’Athletic di giovedì scorso. “Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, eravamo più freschi e abbiamo alzato il ritmo. Giovedì c’è stata una gara d’intensità pazzesca, ci sta che qualcuno sia stato sotto ritmo, dobbiamo migliorare nelle coperture preventive, serve essere attenti e accesi. Soprattutto nei primi 45 minuti qualche giocatore ha un po’ rallentato, ma è normale, con gente fresca e con uno spirito incredibile abbiamo ribaltato la gara alla grande, cambiando anche modulo”.
Dal primo minuto è partito Soulé, giocatore sul quale Juric vuole lavorare anche visto il suo potenziale: “Ho grandissima fiducia nel ragazzo. Ovviamente sappiamo tutti quanto è stato pagato, ma non ci si può aspettare che diventi subito Dybala”. E a proposito della Joya, l’allenatore ha spiegato la scelta di tenerlo in panchina per tutto il match: “Per noi è troppo importante, se c’è il minimo dubbio che può succedergli qualcosa non lo utilizziamo, abbiamo deciso così insieme a lui. Per giocare senza Paulo dobbiamo fare meglio nel possesso e nelle linee di passaggio“. Decisione presa anche in vista della partita di giovedì contro l’Elfsborg.
Oggi la squadra si ritroverà a Trigoria e Juric spera di ritrovare in gruppo anche Le Fée, ai box da più di un mese. Da valutare invece Mancini: il centrale nei primi minuti si era fermato per un problema muscolare, salvo poi lasciare il campo solamente nella ripresa per fare spazio a Baldanzi dando il via alla rimonta.