Corriere dello Sport (A. Di Nardo) – a prima volta che ha indossato una maglia con la lupa sul petto Edoardo Bove aveva da poco compiuto dieci anni. Per questo non parliamo a sproposito di lui come di un “figlio di Roma“. Dopo Pellegrini ci doveva essere lui. Poi, in estate, la separazione improvvisa con la società che lo ha cresciuto e lanciato. “È stata una mia scelta. Ero fuori dal progetto e io voglio essere protagonista“. Oggi affronterà per la prima volta da avversario la Roma, in una serata che inevitabilmente sarà un cocktail di emozioni. Nostalgia, rammarico, rivincita. Chi di Edoardo Bove sa tutto è Fabrizio Piccareta, attuale vice di Di Biagio nell’Under 23 dell’Arabia Saudita e tecnico che lo ha lanciato nelle giovanili giallorosse: “Sento spesso Edoardo, per me è un ragazzo e un calciatore speciale – racconta Piccareta – . Non so cosa proverà stasera, di certo non avrà sentimento di rivalsa verso il suo vecchio club ma sarà una gara particolare“. In tanti gli hanno dato appuntamento a giugno prossimo. In primis i tifosi, ma anche compagni e il suo allenatore-idolo, Daniele De Rossi. Dal suo “esilio” da Roma, a fine stagione, sono cambiate tante cose, compresa la guida tecnica dei giallorossi. In poco tempo Bove si è preso la Viola, anche grazie alla fiducia di Raffaele Palladino che non perde occasione per esaltare la sua duttilità. Il futuro, il ritorno in giallorosso, non è affatto scritto.
Foto: [James Worsfold] via [Getty Images]