Cambia la struttura societaria della Roma. Cambia ad alti livelli. E’ stato James Pallotta a intervenire in prima persona per rivedere i ruoli e cercare di migliorare l’organigramma. La sua prima decisione è l’esclusione di Mark Pannes, suo uomo di fiducia anche nel fondo Raptor. La stima nei confronti del professionista è immutata, tanto è vero che Pannes rimarrà un punto di riferimento di molte società americane riconducibili a Pallotta, ma il capo è deluso dal contributo del suo più stretto collaboratore nell’affare Roma. Sembra che i problemi nella definizione della tournée negli Stati Uniti, a cui la proprietà tiene in modo particolare per l’immagine internazionale che dovrà acquisire il club, abbiano definitivamente orientato Pallotta verso la sostituzione. Arriverà un altro amministratore delegato, quindi, che affiancherà Claudio Fenucci. (…)
IL RIENTRO A proposito di trasvolate, ieri è tornato negli Usa Joe Tacopina. A Pallotta porterà una relazione entusiastica sull’effetto Zeman, che ha riacceso la passione dei tifosi. Gli americani hanno capito che non poteva esserci scelta migliore, per lo sviluppo del marchio Roma. Ma le manovre dei proprietari non si fermano all’allenatore, evidentemente. L’idea è di aumentare le risorse finanziarie aprendo la porta all’ingresso di nuovi investitori (non soci ma partner esterni). Un advisor americano è stato incaricato della ricerca.(…)
LE SCADENZE E’ più urgente la chiusura del bilancio, abbinata all’aumento di capitale per il quale sono intervenuti dei ritardi definiti «tecnici». «I soldi ci sono» assicurano a Trigoria. Ed è una bella boccata d’ossigeno. Perché le perdite di esercizio, dopo una stagione senza coppe e con un fatturato insufficiente a compensare i costi, saranno superiori ai 50 milioni e dovranno essere coperte proprio con i soldi freschi immessi nella società.
LO STADIO Nel frattempo, la Roma continua a lavorare per lo stadio. Entro fine mese, come da comunicato ufficiale, sarà svelata l’area individuata per la costruzione. Negli ultimi giorni è scesa la candidatura di Tor di Valle, scavalcata dalla zona di Malagrotta, sull’Aurelia, dove sta per essere smantellata (tra le polemiche) la più grande discarica d’Europa. Gli americani considerano l’operazione indispensabile per lo sviluppo imprenditoriale della società e si augurano di giocare la prima partita nello stadio di proprietà all’inizio del campionato 2015-16. Aspettando questo ambizioso progetto, però, Fenucci e i suoi collaboratori si stanno impegnando per valorizzare al meglio lo stadio Olimpico, che diventerà sempre più funzionale e attraente per le famiglie e per gli sponsor, che avranno più spazi a loro riservati. L’ingaggio di Zeman, che potrebbe raddoppiare gli abbonamenti, darà un’ulteriore spinta alla crescita. Auspicando che i risultati della squadra siano migliori rispetto al primo anno.
Corriere dello Sport – Roberto Maida