È arrivato alle 7.15 del mattino con un volo privato proveniente da Boston. Insieme a lui i manager Mark Pannes e Alex Zecca, fidati collaboratori. James Pallotta, per la prima volta da quando la Roma ha cambiato proprietà, è tornato a Roma come “socio forte” della cordata americana. Anche se Tom DiBenedetto è ancora il presidente, è lui l’uomo di riferimento: per UniCredit lo è sempre stato, per i tifosi lo è diventato negli ultimi tempi.
“Non ci sono problemi economici – la sua rassicurazione – sono venuto per visitare Trigoria e andare allo stadio, ma ho anche altri affari da sbrigare“. Una visita allo studio legale Tonucci (quello che ha seguito la trattativa per la cessione della società), un salto nel solito albergo al centro di Roma e poi subito al «Bernardini» dove ha incontrato la squadra, l’allenatore e lo staff tecnico, oltre naturalmente a tutta la dirigenza. In serata, cena da “Pommidoro”, il ristorante a San Lorenzo “caro” al dg Baldini e dove era di “casa” anche Fabio Capello quando era sulla panchina giallorossa.
Pallotta ha anche assistito all’allenamento: in campo non c’era Daniel Osvaldo. Gli esami a cui si è sottoposto ieri mattina hanno confermato le paure della vigilia: il comunicato ufficiale parla di “lesione di secondo grado del muscolo semitendinoso della coscia destra. La prognosi è di circa due mesi”. Il centravanti però ha provato a rincuorare tutti fuori da Trigoria. “Ce la metterò tutta per tornare in fretta“, le sue parole. Previsione che evidentemente non è condivisa dai dirigenti romanisti, che con ogni probabilità torneranno sul mercato per trovare un sostituto: Quagliarella è l’obiettivo, anche se la Juve lo ha dichiarato incedibile. Ieri il suo agente Bozzo (lo stesso di Greco e Pizarro, che è partito per il Cile) si sarebbe dovuto incontrare con il d.s. Sabatini ma l’appuntamento è stato rimandato alla prossima settimana. Se ne riparlerà. Senza Osvaldo, toccherà il peso dell’attacco domenica contro il Chievo sarà tutto sulle spalle di Totti, che giocherà insieme a Bojan e Lamela. “Spero di fare una doppietta“, il desiderio rivelato ai tifosi. Non è il solo ad augurarselo.
Corriere della Sera – Gianluca Piacentini