Ora è un altro Ferri Da centravanti a jolly di De Rossi

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La Gazzetta dello Sport (F. Oddi) – Se la Roma avesse vinto la Youth League, la Coppa l’avrebbe alzata Lorenzo Pellegrini, con buona pace di Jacopo Ferri, che oggi giocherà la finale di andata di Coppa Italia con la fascia al braccio, portata come in ogni gara di campionato e del Viareggio. L’ha ereditata da Simone Battaglia, classe ’95 come lui, che è andato a giocare in prestito (e bene: 22 presenze in Lega Pro, quasi tutte da titolare) alla Vigor Lamezia, non l’ha potuta portare nella manifestazione giovanile per club più importante di sempre: i fuoriquota di un solo anno possono fare tutto, tranne la Champions dei giovani, che ha fissato lo stesso limite d’età del campionato Primavera, 1° gennaio 1996, ma senza deroghe.

VERSO L’ALA Unico reduce – con il terzino Sammartino – del gruppo storico dei ’95 (in cui peraltro qualche tifoso della Lazio c’era) a giugno dovrà andar via in prestito: poteva capitare già in estate, la Roma aveva parecchie richieste dalla Lega Pro (tra cui L’Aquila, che aveva già ingaggiato Ferrante) ma poca voglia di mandarlo a giocare. La società ha preferito continuare ad avvalersi della sua esperienza nella categoria – e lui è stato ben contento di fermarsi –, De Rossi conta molto sulla duttilità: centravanti da 30 gol a stagione nei Giovanissimi, salendo di categoria si è spostato verso la fascia, e destra o sinistra non fa alcuna differenza, visto che se c’è da crossare col mancino, pur essendo destro naturale, non si tira certo indietro. Oggi gli toccherà la parte sinistra, così il mancino Verde potrà partire a destra e calciare col piede migliore verso Guerrieri.

I PIÙ UTILIZZATI I gol non arrivano più con la media spaventosa che aveva da ragazzino, ma i suoi sei in campionato – di cui uno proprio nel derby d’andata con la Lazio – non sono pochi, per una squadra che non ha un bomber in doppia cifra: Verde si è fermato a otto ma da gennaio non gioca più, otto centri anche Soleri e sette Vestenicky, ma hanno giocato mezza stagione per uno. Ferri invece se l’è fatta tutta: in campionato ha giocato 21 gare su 22 arrivando a 1.717’, più del portiere, Marchegiani, terzo per utilizzo. E se Ferri è quello che ha giocato di più, il secondo è l’altro fuoriquota, Sammartino, un altro di quelli che vincendo la Coppa si garantirebbe una sistemazione migliore. Non hanno avuto la vetrina della prima squadra, la loro grande occasione all’Olimpico sarà questa, e non possono lasciarsela scappare.

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