Corriere Della Sera (L.Valdiserri) – Puntuale come una tassa e, tra gli allenatori, altrettanto odiata. La Coppa d’Africa arriva ogni due anni – questa edizione sarà Gabon 2017 – e lascia i «buchi» nelle rose di molti club europei. C’è poco da fare: è una competizione ufficiale della Fifa e i giocatori vanno liberati per tempo. Guardando alla serie A la domanda è scontata: perde di più la Juventus, la Roma o il Napoli? I bianconeri dovranno fare a meno di Benatia (Marocco) e Lemina (Gabon), i giallorossi di Salah (Egitto), i partenopei di Koulibaly (Senegal), Ghoulam (Algeria) e El Kaddouri (Marocco). A occhio e croce è il Napoli che avrà più problemi, perché gli verrà a mancare metà della difesa titolare, ma non c’è dubbio che anche il peso specifico di Salah nella Roma è molto elevato. L’egiziano, in questo campionato, ha segnato 8 gol in 16 presenze (senza tirare rigori) e servito 4 assist vincenti ai compagni di squadra, aggiungendo 9 palloni che hanno creato chiare occasioni da gol non sfruttate. L’incidenza di Salah nel gioco di Spalletti, però, va oltre i già ottimi numeri. L’egiziano, con i suoi strappi in velocità, è un pericolo costante per le squadre avversarie. Solo Callejon, secondo l’allenatore giallorosso, ha caratteristiche simili nel cercare la profondità dietro la linea avversaria.
La pista per sostituire Salah per almeno cinque gare (Genoa, Udinese, Cagliari e Sampdoria sia in Coppa Italia che in campionato) porta all’estero. Il nome più caldo resta Jesé, in prestito oneroso dal Paris S.G., ma non si sono chiuse le chance per Depay, Musonda e El Ghazi. La situazione di bilancio della Roma – che a giugno si dovrà impegnare per circa 40 milioni di riscatti obbligatori – non è delle più semplici. Ecco perché è stata accolta con grande entusiasmo la chiusura del prestito di Iturbe al Torino, che porta con sé anche l’anticipo del riscatto di Iago Falque, che porterà subito – e non a giugno – 6 milioni di euro nelle casse giallorosse. Iturbe ha svuotato ieri l’armadietto di Trigoria ed è partito per Torino. Oggi si sottoporrà alle visite mediche e, una volta superate, sarà a disposizione di Mihajlovic. Le cifre della carriera giallorossa di Iturbe sono impietose: 68 partite e 5 gol, 44 e 3 se si considera il campionato. Un fallimento completo, legato anche all’ostinazione dell’ex d.s. Walter Sabatini: l’ha voluto tenere a tutti i costi a Trigoria, sacrificando altri giocatori migliori di lui.
Il Torino avrà un diritto di riscatto a 12 milioni, pagherà il restante stipendio (1,25 milioni netti) e garantirà una percentuale alla Roma in caso di futura rivendita. Contestuale al prestito di Iturbe ci sarà il riscatto anticipato di Iago Falque da parte del Torino, nel segno di una collaborazione sempre più fitta tra le due società. In granata ci sono già Ljajic, Iago e Castan, che nella prossima stagione verranno raggiunti dal portiere Skorupski, che prenderà il posto di Hart, destinato a tornare in Premier League. La Roma spera di risparmiare un po’ di cash sul riscatto obbligatorio di Bruno Peres, preso in prestito a giugno, che non ha convinto in questa prima stagione romanista. Chi, purtroppo, ha detto no è Doumbia. Un paio di società cinesi hanno fatto un sondaggio con la Roma per l’attaccante ivoriano, in prestito al Basilea ma ancora di proprietà dei giallorossi. Doumbia non intende lasciare l’Europa. A giugno il Basilea può riscattarlo per 6,5 milioni di euro. I cinesi ne offrivano 10.