Gianluigi Buffon, al termine della gara contro la Svezia, ha parlato in lacrime ai microfoni della Rai. Ecco le sue parole:
Com’è stato possibile?
Dispiace non per me, per il movimento. Dispiace perché abbiamo fallito qualcosa che anche a livello sociale poteva essere importante. Questo è l’unico rammarico che ho. Il tempo passa, è tiranno ed è giusto che sia così. Dispiace che l’ultima partita ufficiale sia concisa con una non qualificazione ai mondiali.
Abbiamo avuto l’impressione che sarebbe stato facile?
Quello no, non abbiamo sottovalutato niente. Chi gioca queste partite sa cosa vuol dire affrontare queste squadre, quanto sia dispendioso a livello mentale e psicologico recuperare un gol, Non siamo riusciti a esprimere il meglio di quello che avremmo potuto fare.
Cosa è mancato?
L’energia e la lucidità per fare gol, ma alla fine loro hanno fatto una gara come quella dell’andata. E’ stato uno spareggio che si è deciso per degli episodi, che a loro sono andati bene e a noi male, ma quando ti vanno male significa che hai delle colpe, quando sono a favore significa che li hai meritati.
C’è ancora un futuro per il calcio italiano?
Sicuramente. Il futuro c’è perché abbiamo orgoglio e forza, siamo testardi, caparbi e dopo delle brutte cadute troviamo il modo di rialzarci. Lascio una nazionale di ragazzi in gamba, che faranno parlare di lro, compresi anche Donnarumma e Perin che sono sicuro non mi faranno rimpiangere. Un abbraccio a chi mi ha sostenuto sempre, Chiello, Barza, Lele.
Il capro espiatorio è il ct?
Lo sport insegna a perdere e a vincere in gruppo, condividere gioie e dolori, condividere meriti e demeriti. Il mister ha le colpe che abbiamo noi che abbiamo preso parte a questa spedizione.