Italia, Spinazzola: “Non vedo l’ora di iniziare l’europeo. Felici di riavere i tifosi con noi”

A pochi giorni dalla prima gara contro la Turchia che inaugurerà Euro 2020, Leonardo Spinazzola ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della Rai. Queste le sue parole:

L’Europeo?

Beh le emozioni sono tante. Non vediamo l’ora di iniziare a giocare. È un anno che aspettiamo l’europeo. È il mio primo torneo internazionale in azzurro quindi è una grande emozione.

Spettatori?

Passare da 0 a 16.000 è già una grande cosa dopo quest’anno e mezzo di pandemia che è stata dura per tutti. Siamo felici di riavere i tifosi con noi. Siamo tanti giovani, un mix tra esperti e giovani con un po’ di ignoranza, che non guasta mai. Trasmette allegria nello spogliatoio.

Il gioco?

Abbiamo la filosofia di pressare sempre anche andando fuori tempo. Ma recuperare la palla subito con gli attaccanti è importante perchè la palla arriva meno nella tua area e difendi più alto.

Cosa significa giocare un Europeo?

L’Europeo è un sogno di tutti. Giocare in Nazionale è il sogno di ogni bambino, non vedo l’ora di iniziare questa bellissima esperienza.

Da dove è cominciata la tua carriera?

Dalla Virtus Foligno, sotto casa.

Il sogno da bambino se non avessi fatto il calciatore?

Non lo so, mi sarebbe piaciuto fare il parrucchiere.

Con chi vai più d’accordo in Nazionale?

Con tutti, sicuramente con Mancini, con Toloi, Cristante. Gli ex compagni e quelli di loro.

Come fai a saltare gli avversari con facilità?

Ho la fortuna di avere una buona velocità.

Il giocatore che ammiravi da piccolo?

Ho iniziato a vedere le cassette di Ronaldo e tifavo Inter, poi Rui Costa e tifavo Milan. Ho sempre ammirato giocatori di fantasia.

La prima convocazione in Nazionale?

Ero emozionato, agitato e felice.

Hai mai pensato di non riuscire a realizzare i tuoi sogni? Qualcuno ti ha aiutato?

Quando sono andato via da casa a 14 anni ho pensato spesso di tornare a casa e smettere di giocare, ma mia madre e tutta la mia famiglia mi hanno reindirizzato.

Il compagno da cui hai imparato di più?

Chiellini.

Con chi stai in stanza di solito in Nazionale?

Mancini.

Il primo ricordo che hai dell’Italia?

Gli Europei del 2000.

L’intesa con Insigne?

Va bene, quando giochi con giocatori di grande qualità ti trovi sempre bene.

Puoi essere il nostro Grosso del 2006?

Speriamo, anche se non saprò cosa vuol dire segnare in semifinale e l’ultimo rigore della finale, spero di vincere l’Europeo.

Come immagini l’Olimpico venerdì sera?

Sarà un’emozione bellissima ritrovare tantissime persone che tiferanno Italia.

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