Corriere dello Sport (L.Scalia) – Dall’altra parte del mondo, laggiù in Nuova Zelanda, l’incubo si ripete: dopo un Europeo disastroso, l’Italia femminile chiude i Mondiali tra le lacrime e la disperazione. Delle veterane, Girelli in primis, ma anche delle baby Dragoni e Beccari, destinate a prendersi il futuro.

Le mosse di Bertolini non convincono fin da principio. Con Salvai in panchina per un problema all’adduttore, la scelta di coprire il buco al centro della difesa, al fianco di Lanari, non ricade su Bartoli ma su Orsi che non ha esperienza a livello internazionale. Il difensore del Sassuolo è protagonista in negativo di un autogol clamoroso e di tante imprecisioni, anche quando viene dirottata sulla fascia. L’eliminazione non è figlia della prestazione di Orsi, l’Italia ha perso da squadra, però la gestione delle scelte e dei cambi non hanno seguito una logica. Vedi l’ingresso di Glionna quando la partita era compromessa e più in generale lo scarso minutaggio concesso a Greggi, Girelli e Cantore. Per non parlare di Serturini, una potenziale titolare che ha visto il campo con il binocolo.

Milena Bertolini chiuderà qui il suo mandato sulla panchina dell’Italia. Dopo sei anni intensi tra luci e ombre. il suo contratto è in scadenza e non sarà rinnovato. “Non ha importanza il mio futuro, ma quello del movimento. Mi auguro di aver lasciato to un’eredità per chi verrà dopo, con questa squadra giovane”, ha detto l’allenatrice a fine partita lasciando intendere che l’addio è scontato. Dopo i no di Evani, Lombardo, Stramaccioni e Di Biagio anche Nicolato ha declinato l’offerta. Resiste la candidatura di Panico l’unica vera conoscitrice del calcio femminile. L’ultimo nome entrato nei radar è quello di Carmine Gautieri.