La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – A dieci minuti dal termine poteva riscaldare la serata sua e dei 35mila dell’Olimpico. Era l’uomo più atteso, Patrik Schick, e forse anche lui si aspettava di giocare dal primo minuto, ma Di Francesco ha deciso diversamente e allora, nella mezzora scarsa in cui è sceso in campo, ha provato a convincere tutti, in primis se stesso, che il periodo buio è davvero alle spalle. Di testa ha tirato fuori, sarebbe stato il primo gol con la Roma, per giunta sotto la curva Sud, quindi appuntamento alla prossima occasione, magari quando riuscirà ad esordire da titolare. Da vedere se nel ruolo preferito, al posto di Dzeko, oppure ancora largo a destra, accanto al bosniaco.
VOGLIA – Intanto, dopo gli ultimi minuti a Genova, anche ieri Schick ha messo in campo quel piede sinistro delicato da cui i tifosi si aspettano tanto – e per cui la Roma ha speso oltre 40 milioni -, ha provato a fare qualche giocata buona per gli applausi e c’è anche riuscito, salvo poi fare cose più semplici quando i difensori della Spal hanno iniziato ad entrare duro. I romanisti adesso sono in attesa di gol e giocate, le aspettano con continuità, ma è lo stesso Patrik che non vede l’ora e come lui tutta la famiglia, fidanzata compresa, che ieri era sugli spalti dell’Olimpico per fare il video al suo ingresso in campo.
L’ALTRO RIENTRO – Video e foto in abbondanza anche per Emerson: il brasiliano, ma con passaporto italiano, è tornato in campo per la prima volta (Primavera esclusa) dal 28 maggio, giorno in cui si è rotto il crociato. Sei mesi dopo, emozionato, è tornato a calcare il prato dell’Olimpico, il primo pallone toccato (rinvio sulla destra) non è stato proprio il massimo, ma poi il ragazzo si è sciolto e la partita è filata via. In Champions non ci sarà perché non è in lista, appuntamento a domenica prossima contro il Chievo, magari non per l’esordio da titolare ma per dare di nuovo un po’ di riposo a Kolarov.
ABBRACCI A DANIELE – Onnipresente, almeno nei pensieri dei tifosi, anche De Rossi. I tifosi della curva Sud hanno cantato per lui e gli hanno dedicato uno striscione, rimasto sugli spalti per una ventina di minuti buoni: «Sangue romano, DDR nostro capitano», e Di Francesco si è detto per questo «contentissimo. Io l’avevo detto in conferenza, Daniele aveva bisogno della gente, ma sono certo che lo avrebbero fatto anche senza il mio consiglio». De Rossi l’ha visto da casa, allo stadio c’erano un acclamatissimo Nainggolan e Perotti, tutti e due con i figli Aysha e Francesco. Ieri si sono riposati, adesso il pensiero è solo per la Coppa e il Qarabag. Come ha sentenziato Florenzi via social: «Bravi tutti, ma ora testa alla Champions».