La Gazzetta dello Sport (S.Cieri) – La sorpresa è Keita. Sorpresa fino a un certo punto, perché dopo la tripletta al Palermo le possibilità che il senegalese, stavolta, partisse dal primo minuto erano cresciute parecchio. Ma negli ultimi giorni Felipe Anderson sembrava essere nuovamente tornato davanti nel ballottaggio tra i due che ha preceduto molte delle ultime partite della Lazio, a cominciare dai derby di Coppa Italia. Ballottaggi che, finora, erano stati sempre vinti dal brasiliano. Oggi invece sarà lui ad accomodarsi in panchina. Una mossa dettata oltre che dallo stato di forma dell’ex Barca, anche dalla necessità di cambiare qualcosa rispetto alle ultime due stracittadine ed evitare di ripetere l’identico copione tattico. Anche il modulo sarà leggermente diverso. Inzaghi utilizzerà il 3-5-2, con Milinkovic a centrocampo e Keita che sarà una vera e propria seconda punta accanto a Immobile.
PER L’EUROPA E PER LA JUVE – Gli altri due ballottaggi sono invece stati vinti da Bastos (su Radu) e Lulic (su Lukaku). «La Roma è favorita — il pensiero di Inzaghi — E poi vorrà riscattarsi. Questa però non è la rivincita di Coppa Italia, quello è un discorso chiuso. Sarà una gara intensa e muscolare, per noi sarà dura, ma l’impresa è possibile. Dovremo fare una prestazione tutta corsa e determinazione. Vogliamo i 3 punti perché l’Europa League è ancora da conquistare e perché a noi conviene che vinca lo scudetto la Juve: così giocheremo la Supercoppa». Due i rimpianti del tecnico: l’orario e lo scarso pubblico. «Giocare alle 12.30 non mi piace. Il derby va fatto di sera. Pochi tifosi (i laziali saranno 9 mila, ndr)? Mi spiace perché questa squadra merita affetto». A spingere più gente allo stadio non è servito neppure il ritorno sulle maglie della Seleco, sponsor dei biancocelesti negli anni 80. Il marchio sarà sulla casacca della Lazio oggi, ma quasi certamente sarà pure lo sponsor della prossima stagione.