Sabatini: “Prevedibili le difficoltà della Roma”

Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, ha ospitato e fatto da cornice alla presentazione del libro di Massimo Izzi su Giorgio Rossi, dal titolo Il Primo della fila. In quella stessa occasione, valida anche per augurare un buon ottantunesimo compleanno allo storico e leggendario massaggiatore giallorosso, Walter Sabatini, direttore sportivo della Roma, ha risposto a qualche domanda ai nostri microfoni sull’evento e sulla squadra.
Direttore, chi è per lei Giorgio Rossi e cosa rappresenta?
“Giorgio è un caro e storico amico, provo tutta la simpatia di questo modno per lui. Nel mio goffo tentativo di calcio giocato è stata la prima persona che ho trovato nella Roma quando sono arrivato, nel 1976, insieme a Minaccioni. L’ho definito “il calcio in bianco e nero” quindi averlo ritrovato qui attivo, a modo suo data anche l’età, mi ha dato un grande senso di garanzia, mi ha rassicurato. Il presidente Sensi aveva ragione a definirlo il “vero presidente della Roma“.
Qual è il suo giudizio su questa Roma e su questo calcio?
“Siamo di fronte ad uno scenario prevedibile, posso osare con una considerazione definendo questo tipo di calcio grossolano, ma comunque molto vero. In queste condizioni penso sia molto importante ricordare che noi non abbiamo mai perso senza poter vincere, questo è un presupposto su cui poter lavorare”.
Lei guarda la classifica?
No, non la guardo e cerco anche di non leggere i giornali quando le cose non vanno bene”.

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