Damiano Tommasi, che dopo Sergio Campana è al timone dell’Associazione Italiana Calciatori, parla ai microfoni di Radio CRC di come il calcio stia diventando troppo mediatico e dice la sua sullo “spezzatino” televisivo delle partite: “L’intensità e il numero di partite credo vadano rivisti, le tv hanno sempre più gare da trasmettere e questo è uno dei nodi principali. La gente vuol vedere giocare determinati calciatori per cui avere la rosa ampia non credo che risolva la situazione“.
Tommasi è consapevole di quanto il palinsesto calcistico sia funzionale all’audience e che le partite trasmesse in serata siano più seguite: “L’aspetto televisivo fa da padrone e probabilmente vedere una partita in serata permette alle tv di accogliere più telespettatori“.
Il neo-presidente dell’Aic si domanda, poi, quale sia l’obiettivo reale che si vuole perseguire: “Vogliamo acquisire presenza nella decisioni e nelle scelte delle organizzazioni dei campionati e degli orari delle partite; vorremmo poi riuscire a chiudere l’accordo collettivo con la Serie A e con la Lega Pro”.
Damiano Tommasi conclude facendo riferimento a questioni economiche ancora in sospeso rispetto ad alcuni giocatori: “Cercheremo infine di risolvere il problema relativo al fondo di garanzia che negli anni ha lasciato strascichi pesanti, pensate che ci sono più di 1000 giocatori che aspettano ancora qualcosa dalle società che poi sono fallite“.