Sabatini: “La Roma è adesso”

La Roma è adesso. Il ds Walter Sabatini non vuole nascondersi dietro al progetto a lungo termine. E ai tifosi ha lanciato il messaggio: “La Roma esiste, non è una promessa. Sarebbe facile parlare di programma triennale, ma la gente non vuole sentire questi ragionamenti. I tifosi – ha affermato a Romanews.eu – sono più maturi di noi, hanno capito tutto“.

Il dirigente, tornando a parlare di Delio Rossi, ha spiegato che l’ex allenatore del Palermo non poteva accomodarsi sulla panchina della Roma, perchè “la storia è storia. Non aveva il profilo per allenare da noi. Il suo valore, però, è da Roma o da Inter, ma cercavamo caratteristiche diverse“. Sabatini si è quindi soffermato sul rapporto tra i calciatori e Luis Enrique: “I ragazzi riconoscono l’autorevolezza del tecnico. Questo ci induce a pensare che la Roma abbia un futuro importante davanti a sé, proprio con questo gruppo di lavoro“.

E a proposito di rivoluzione, Sabatini ha raccontato di essere sceso negli spogliatoi con Franco Baldini e di aver trovato la squadra già a disposizione, con quasi un’ora di anticipo rispetto all’inizio degli allenamenti: “Tutti erano già presenti, ognuno con le sue forti motivazioni ed il lavoro introduttivo all’allenamento. Sono certo che questo sia rivoluzionario: è la cultura del lavoro ed è stata trasferita ai giocatori dall’allenatore“.

Il ds si sofferma sui nuovi acquisti. Quello che si è integrato meglio è “sicuramente Pjanic : è entrato con tranquillità ed autorevolezza negli schemi della Roma“. Di Osvaldo, Sabatini dice che “segna con una continuità che tranquillizza poi, è  generosissimo. Contro la Lazio, ha combattuto come un leone“. Da Osvaldo a Borriello. Per un bomber in campo, ce ne è uno triste in panchina: “In attesa che arrivi il suo momento, potrebbe avvilirsi un po’ e cadere in depressione…“.

Il direttore non ha mancato di spendere parole di elogio per Francesco Totti. Per fortuna non è ancora arrivato il momento di pensare al Totti dirigente. E al suo erede: “Il Totti del domani non è ancora nato. Francesco è un giocatore insostituibile e nessuno che potrà agire al suo posto. Ci sono calciatori che non possono essere surrogati: Maradona non è mai stato surrogato, Rivera lo stesso e Totti non lo sarà mai. A prescindere dal valore di Lamela, che è innegabile“.

Infine il caso Juan. Sabatini prova a smorzarlo: “No non c’è nessun giallo, oggi nessun giocatore della Roma è sul mercato. Juan ha avuto dei problemi e Luis Enrique non lo ha conosciuto fino in fondo. E’ solo un mese che si è riaggregato al gruppo ed è normale che debba recuperare il tempo perduto, perché il tecnico non lo ha ancora messo a fuoco“.

A. G. R.

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