Corriere delle Sera (M. Colombo) – A Milano lo hanno rimpianto in tanti nell’ultima stagione. Anche se risulta doloroso ammetterlo certamente a Casa Milan, considerando il rendimento deludente di De Ketelaere, hanno guardato con malinconia a Paulo Dybala, la stella della Roma di Mourinho. Il suo possibile acquisto fu uno dei tanti motivi di dissidio fra l’attuale ad Furlani e Paolo Maldini. L’Inter che la scorsa stagione blandì per tutta l’estate la Joya preferì alla fine investire su Lukaku, ascoltando soprattutto le richieste di Simone Inzaghi.
Dybala ha un contratto valido fino al 30 giugno del 2025 e nell’accordo con la Roma sono presenti due clausole. Una più bassa valida per l’estero da 12 milioni: nonostante il club giallorosso abbia la facoltà di annullarla aumentando lo stipendio di Paulo, l’ultima parola spetta al giocatore. Poi ne esiste un’altra esercitabile in Italia fissata sempre a 12 milioni ma in questo caso è il volere della società a risultare decisivo.
Marotta voleva perciò informarsi sui costi dell’operazione e sulla possibilità che Dybala si potesse liberare in autonomia a costi contenuti, senza essere ostacolato dalla Roma. Dalle parole non si è passato ai fatti. Di certo sarebbe stato un nome capace di accendere la fantasia dei tifosi delusi per il voltafaccia di Lukaku. Così Marotta e Ausilio ora valutano il promettente Balogun come prima scelta e Beto come opzione usato sicuro. Ma Paulo rinnoverà il contratto con la Roma, come si spera nella Capitale? No, di certo non nell’immediato visto che la clausola sarà esercitabile fino al 31 luglio. I suoi agenti hanno solo sentito per telefono Tiago Pinto e non avvertono l’esigenza di prolungare. Già nel contratto è previsto un aumento legato al secondo anno di permanenza a Roma.