La Roma di Rudi Garcia, arriva alla sosta da capolista indiscussa con 21 punti, 7 vittorie su 7, miglior attacco e miglior difesa del campionato. La forza della squadra è nella compattezza di gruppo, nel talento dei singoli, in un Totti che andando avanti con gli anni ha fatto tesoro dell’esperienza, perfezionato la tecnica, ma mantenuto la fantasia di un bambino. E ancora nell’attenzione e nella tenuta difensiva, prendere 1 solo gol in 7 partite non è un caso, è il risultato di un lavoro costante e crescente: Benatia e Castan sono un muro invalicabile, aiutati da un sempre più ritrovato Daniele De Rossi che quando è necessario torna indietro da vero difensore aggiunto, soprattutto nelle fasi di non posso.
Questi sono i risultati sorprendenti di una Roma cinica e spietata. A Milano il giallo e il rosso hanno fatto da padroni, per la vittoria della squadra certo, ma anche per le ben 5 ammonizioni ricevute dalla formazione di Garcia, escludendo i due gialli che hanno portato al rosso di Balzaretti, unica macchia della partita, sia per la squalifica contro il Napoli, sia perché non giustificabile per un giocatore della sua esperienza. Nella lista dei cattivi ci sono poi Pjanic, Benatia, Castan, De Sanctis e Taddei. Un parco ampio se si pensa al risultato, ma non se si è vista la partita.
Tutto ciò è ancora più lampante dando uno sguardo alle sfide precedenti: l’unica altra occasione in cui lo score delle ammonizioni giallorosse risulta superiore a quello degli avversari è la prima di campionato Livorno – Roma, quando sul punteggio di zero a zero , prima di sbloccare il risultato, il cartellino giallo arrivò per Castan nel primo tempo e per Benatia nel secondo.
Questa Roma quindi sa essere cattiva quando c’è da esserlo…
Umberto Ruggeri