Pagine Romaniste (L.Fantoni) – Nonostante la febbre dell’uomo più importante, nonostante il forfait di Pau Lopez all’ultimo secondo, la Roma trova un mediano come Diawara, capace di equilibrare tutta la squadra, e un secondo come Mirante che farebbe il primo in molte squadre di Serie A. Pareggio che tutto sommato non va così male ai giallorossi sul campo molto difficile della prima in classifica. Molto bene anche i due centrali che non hanno concesso nessuno spazio alla temibile coppia Lautaro-Lukaku. Piccola annotazione sulla fase d’impostazione: partire da dietro è doveroso ma se per farlo bisogna regalare tre nitide palle gol agli avversari, forse qualche volta è meglio spazzare il pallone.
ROMA
MIRANTE: 7 Compie un miracolo su Lukaku nei primi minuti, allungando la mano in ipertensione. Si ripete a inizio ripresa su Vecino con un riflesso da gatto. Per sua fortuna l’errore che compie su un rinvio nel primo tempo non è decisivo come questi due miracoli.
SANTON: S.V. Pochissimi minuti per lo sfortunato terzino romanista che è costretto a lasciare il campo per infortunio. Fino al 15′ non era quasi mai stato sollecitato.
MANCINI: 6.5 Come il compagno di reparto. Perfetto su Lautaro nel primo tempo, soprattutto al 34′ quando, in area, riesce a contenerlo e a fargli perdere il pallone. Attento nella ripresa anche su Lukaku.
SMALLING: 6.5 Mezzo voto in più è dovuto solamente per lo stacco imperioso con cui sovrasta Lukaku al 21′. Riesce a contenere l’ex compagno del Manchester per tutta quanta la partita, non facendogli vincere neanche uno scontro fisico. Stesso discorso nella ripresa quando dalla sua parte arriva Lautaro.
KOLAROV: 6 Buona prestazione del terzino serbo che riesce a non soffrire Candreva prima e Lazaro poi. Davanti si fa vedere a fasi alterne ma quando lo fa impensierisce la difesa dei nerazzurri. Molto spesso viene servito con un pizzico di ritardo.
VERETOUT: 5.5 Comincia malissimo regalando una potenziale palla gol a Lukaku. A quanto pare il suo angelo custode si chiama Antonio Mirante che lo salva da una brutta figura. Per il resto del match non gioca ai suoi livelli, non riuscendo a dare nessuno strappo in fase offensiva.
DIAWARA: 7 Sembra un orologio svizzero. Quando gli arriva il pallone è sempre preciso nel darlo ad un altro compagno e in una serata come questa, piena di errori in fase d’impostazione, non è una cosa da poco. Molto importante anche in fase d’interdizione.
MKHITARYAN: 5 L’armeno purtroppo non conferma le ottime impressioni del match contro il Verona e gioca una partita scialba, senza particolari spunti. Le poche volte che riesce a entrare in possesso del pallone non lo sfrutta al meglio.
PELLEGRINI: 5.5 L’assistman per eccellenza della Roma passa una serata un po’ in ombra. Non riesce mai a trovare spazio nelle fitte linee dell’Inter che riesce a ingabbiarlo molto bene.
PEROTTI: 5 Non è la partita dell’argentino. La Roma costruisce poco sugli esterni sia con lui che con Mkhitaryan quindi ha pochissime palle giocabili. Fa molto peggio quando torna in difesa, sbagliando un appoggio che poteva costare carissimo ai giallorossi. Per sua fortuna il cross di Candreva viene ribattuto in angolo.
ZANIOLO: 6 Benissimo nei primi 20 minuti poi si spegne alla distanza. Nella prima frazione dimostra uno strapotere fisico notevole contro dei giganti come i difensori dell’Inter. L’esperimento forzato da attaccante centrale non è completamente un fallimento, va riprovato in una partita più semplice.
SPINAZZOLA (Dal 16′): 5.5 Entra con il piglio giusto in campo senza neanche essersi riscaldato ma sbaglia qualche cross di troppo. Rischia nel primo tempo quando Biraghi lo salta con un tunnel, ma si rifà nella ripresa recuperando con uno scatto notevole Lukaku che era lanciato in porta.
DZEKO (Dal 67′): S.V. Il bosniaco entra in campo ma si vede che è convalescente. Mai nel vivo del gioco.
FLORENZI (Dal 89′): S.V. Quattro minuti in campo. Decisamente troppo pochi per poter giudicare qualcosa.
ALL. FONSECA: 6.5 Non rinuncia a lasciare Smalling e Mancini uno contro uno neanche con Lautaro e Lukaku e la scelta paga. Forse un po’ tardivo il cambio di Mkhitaryan che non stava brillando.