Corriere dello Sport (A.Ramazzotti) – Tutti pazzi per Radja Nainggolan. All’Inter non serve neppure sapere il nome dell’allenatore della prossima stagione per iniziare una trattativa per il centrocampista della Roma. Che rimanga Pioli o che arrivi uno dei tecnici in corsa per la sua successione (Conte, Simeone o Spalletti) non ci sono dubbi sul fatto che il belga avrebbe un ruolo centrale nello scacchiere tattico e sarebbe il benvenuto. Nainggolan si è ormai guadagnato un posto tra i top player europei, ma c’è aspetto in più che lo rende appetibile per l’Inter: tutti i candidati a guidare la formazione nerazzurra nel 2017-18 stravedono per lui perché lo hanno allenato (Spalletti e Pioli) o hanno provato ad acquistarlo (Conte e Simeone). Ecco spiegato perché, se Ausilio è costretto a frenare su alcune trattative, sul Ninja può già accelerare. Non a caso qualche sondaggio con l’entourage del giocatore lo ha già fatto incrociando il suo agente, Alessandro Beltrami, mercoledì sera a Montecarlo. Il resto del lavoro, però, lo dovrà svolgere con la Roma quando il club giallorosso avrà definito la sua posizione in campionato e inizierà a spostare l’attenzione sul mercato anche per rientrare entro il 30 giugno nei parametri del fair play finanziario.
CORTEGGIAMENTO – Ma iniziamo dai tecnici… pazzi per Radja. Pioli ha dato il suo via libera perché lo conosce molto bene avendolo avuto alle sue dipendenze durante l’esperienza al Piacenza, in Serie B, nel 2008-09. Quella è stata la prima stagione importante di Nainggolan in Italia, quella che lo ha fatto conoscere al grande pubblico e che poi gli ha spalancato, nel gennaio 2010, le porte della Serie A con il Cagliari. Nell’estate 2009 Pioli aveva provato a portarlo con sé al Sassuolo, ma il Piacenza, nonostante il ridimensionamento in corso, disse di no all’offerta neroverde. Spalletti il belga lo sta allenando adesso e, avanzando la sua posizione in campo, ha avuto l’abilità di valorizzarlo al massimo visto che sotto il profilo realizzativo (13 centri) questa è la miglior stagione della sua carriera. Il tecnico di Certaldo per lui stravede visto che nel 2012 voleva portarlo allo Zenit, ma nonostante un’offerta da 17 milioni non riuscì a ottenere l’ok di Cellino. Ed eccoci a Conte e Simeone: la voglia dell’ex ct di avere Radja ormai è nota a tutti. La scorsa estate i Blues avevano raggiunto un accordo con la Roma per il suo acquisto, ma il calciatore disse di no al trasferimento perché molto legato alla Roma. Adesso Conte potrebbe allenarlo, ma all’Inter. E Simeone? Il Cholo lo ha chiesto per il suo Atletico nelle ultime due estati perché Nainggolan rappresenta il centrocampista con qualità, fisicità e leadership che piace al tecnico argentino.
MOSSE – Quale strategia adotterà l’Inter? Ausilio ha già fatto le prime mosse, ma adesso deve aspettare che sia il giocatore a chiarire quello che vuole fare. A fine campionato, o quantomeno quando la corsa per il secondo posto sarà definita, Nainggolan e il suo agente si incontreranno con i dirigenti giallorossi per verificare se esiste la volontà di rispettare la promessa di rinnovo del contratto (in scadenza nel 2020) fatta la scorsa estate quando il trasferimento al Chelsea non si concretizzò. Radja avrebbe potuto guadagnare parecchi soldi e disse di no. Farebbe lo stesso anche adesso, di fronte al “contrattone” che l’Inter è pronta a mettere sul tavolo, ma prima vuole sentire quali sono i programmi della Roma. Lui non ha intenzione di mettersi sul mercato in maniera autonoma anche se i corteggiatori non gli mancano. Lo United è interessato, ma a seguirlo è soprattutto l’Inter. Indipendentemente da chi siederà in panchina.