Il Corriere della Sera (L.Valdiserri) – La mossa del maresciallo Tito e la legge dell’1-0 riportano l’Inter in testa alla classifica. Oggi sapremo se da sola o con Napoli e/o Fiorentina. Decidono le paratissime di Handanovic (Slovenia) e la scelta di Mancini di lasciare fuori Icardi e schierare il tridente con Perisic (Croazia), Jovetic (Montenegro) e Ljajic (Serbia). Ne escono il sesto 1-0 in campionato per i nerazzurri, la prima volta senza gol della Roma in 14 partite e il sorpasso in classifica. I giallorossi, per le occasioni create, avrebbero almeno meritato il pareggio. L’Inter, per essere andata oltre i suoi limiti con una gara di straordinaria intensità e sacrificio, ha meritato di vincere. Il calcio sa essere meravigliosamente inesatto. Roberto Mancini ha cominciato a vincere la gara quando ha scelto di lasciare fuori Icardi, che da capitano egoista aveva detto di aver ricevuto solo quattro palloni in stagione, trasformati in tre gol.
Dopo averlo bacchettato nel pre gara («Gli attaccanti, quando non segnano, cercano scuse: lo facevo anch’io ») il Mancio lo ha messo in panchina. Altrettanto sorprendente la coppia dei terzini nerazzurri: D’Ambrosio (zero minuti in campionato) a destra e Nagatomo a sinistra. Sempre aiutati da centrocampisti ed esterni offensivi hanno tenuto il passo rapido di Gervinho e Salah. Garcia, senza De Rossi (mercoledì c’è il Bayer Leverkusen, domenica prossima il derby), conferma Maicon e schiera la squadra con un 4-3-3: Florenzi, capitano, fa l’intermedio di centrocampo che in fase di non possesso palla deve ripiegare nel 4-5-1, proprio come fa l’Inter. L’Inter concede alla Roma il menti dei centrocampisti. È proprio così che nasce il gol di Medel, con un tiro da una ventina di metri che sorprende Szczesny nell’angolino basso. Il portiere polacco non si copre di gloria, ma l’errore più grave è di Ruediger, che esce in ritardo e, soprattutto, dà le spalle al cileno che tira e segna il suo primo gol in serie A.
La Roma ha occasioni — Handanovic è reattivo su un colpo di testa di Dzeko e D’Ambrosio salva a corpo morto ancora sul bosniaco, un po’ «morbido» nell’occasione —, ma non riesce a fare la partita che vorrebbe. Nella ripresa l’Inter si abbassa troppo e l’uscita di Medel per infortunio sembra un colpo duro da sopportare. Diventa decisivo Handanovic, che al 16’ si supera in un triplo intervento, e Mancini conferma la sua idea tattica facendo entrare Palacio — e non Icardi — per Jovetic. Rizzoli espelle Pjanic per doppia ammonizione (proteste più fallo di mano) e la Roma perde il suo uomo più lucido. Anche in 10 – e questa è l’unica pecca della serata dell’Inter – i giallorossi continuano a premere e nel finale hanno ancora la palla del pareggio. Ma è la serata dell’Inter. È la serata di Mancini e dei suoi 1-0. Undici gol hanno portato 24 punti, i 25 della Roma la lasciano a 23. La prima delle tre gare della verità (Inter, Bayer Leverkusen, Lazio) è andata male.