Intervistato ai canali di Radio Serie A, l’ex giallorosso e attuale allenatore dell’Inter Primavera, ha parlato del momento delicato della Roma e del possibile ritorno al calcio giocato di Totti. Queste le sue dichiarazioni:
“De Rossi non l’ho sentito ultimamente. Ho affrontato il padre più volte con la Primavera. Mi dispiace per come sia andata alla Roma. Un allenatore avrebbe bisogno di pazienza e fiducia. Sono arrivati anche giocatori nelle ultime ore di mercato. La scorsa stagione ha fatto benissimo, era felice. Dentro il progetto. Era il suo sogno“.
Sulla piazza:
“Se non sei dentro non riesci a capire. Tre allenatori in otto mesi sono indicativi. Non è semplice dare continuità. Sono arrivati giocatori diversi, bisogna inserirli. Roma non è una piazza semplice. Ci vuole un po’ di tempo per calarsi nella realtà della capitale. Particolare ma bellissima allo stesso tempo. Io ho fatto il salto da Amsterdam a Roma. Ho fatto due gol nelle prime due partite e questo mi ha spianato la strada. Sono diventato subito un idolo. Ero più concentrato a mantenere i piedi per terra. Le pressioni che ci sono lì, per la magica non ci sono da nessuna parte. Mi è capitato di ascoltare le radio romane girando in macchina per la città, ascoltavo la passione infuocata dei tifosi“.
Sul possibile ritorno in campo di Totti:
“Finché non accade non ci credo. È impossibile. Non so quanto si allena, ma oggi volano rispetto a noi. È un altro calcio. Il cervello può darti degli input ma il corpo non aiuta più“.