Mattia Destro ha ripreso il ritmo del gol, ma al 17′ del secondo tempo è stato costretto a lasciare il campo, per metà zoppicando e per l’altra metà a bordo della macchinina elettrica. La prima diagnosi parla di un trauma contusivo alla coscia destra. Insomma, avrebbe subìto la classica «vecchietta» da Raimondi.
Ma per sicurezza a Trigoria faranno un’ecografia e tra oggi e domani si saprà qualcosa di più. Se nella notte dovesse aumentare l’ematoma e gonfiarsi la coscia, c’è il rischio che salti la trasferta di Verona. Il rientro di Lamela, già in panchina con la Fiorentina, rassicura Zeman, che però potrebbe perdere Osvaldo se la società decidesse di punire il giocatore per la gomitata rifilata a Matheu. Difficile immaginare una Roma senza punta centrale, ma i gol non sembrano un problema ora che anche Pjanic ha preso questa abitudine. L’assist a Destro è la chicca in più: «Io come Iniesta? Non mi paragonate a lui – mette le mani avanti il bosniaco –, sono passaggi pericolosi che ho studiato da lui. Nel secondo tempo ne ho provato un altro per Nico Lopez». Quello è riuscito meno bene, ma è anche merito suo se la Roma sta attraversando un periodo positivo: «Con cinque vittorie è normale stare bene di testa. Siamo sulla strada giusta. Dobbiamo continuare, sono fiducioso per il futuro».
A proposito di futuro, ieri sera Romagnoli ha esordito in serie A ed è ancora minorenne: «All’inizio ero molto emozionato. Per fortuna c’era Burdisso ad aiutarmi, ero molto sereno. Aspettavo questo momento, sono stato bravo a farmi trovare pronto».
Il Tempo – E. Menghi