La Repubblica (E.Currò) – La rivoluzione della Fifa di Infantino è sempre più palese: cancellata l’era Blatter, in cui gli ex campioni venivano tenuti fuori dal governo del calcio mondiale, il loro coinvolgimento sta diventando massiccio. Infantino ha scelto Boban come braccio destro e Van Basten come responsabile delle innovazioni regolamentari, ma non intende fermarsi qui. Intervistato da Sky, ha annunciato i prossimi obiettivi: Maradona, Ronaldo e Buffon, quando il capitano della Nazionale smetterà di giocare. Il presidente della Fifa ha rivelato la volontà di cooptare il brasiliano, in un ruolo al momento segreto: «Per Ronaldo abbiamo già individuato una posizione importante». Sarebbe una grande novità anche Maradona, che non aveva mai nascosto l’allergia a Blatter: «Abbiamo intenzione di coinvolgere Diego», ha spiegato Infantino. Che non ha nascosto l’entusiasmo, di fronte all’idea di inserire in futuro Buffon nell’organigramma: «Quando deciderà di smettere, potrà diventare un ottimo dirigente, non ho dubbi».
La presenza nella Fifa di volti noti della serie A, attuale e passata, potrebbe certamente restituire al calcio italiano la centralità perduta. Anche sull’ipotesi Totti non ci sono preclusioni, ma l’idea è tutta da valutare: «Un campione così, quando deciderà di ritirarsi, potrà fare tutto quello che vuole. Bisogna vedere com’è il suo rapporto con l’inglese, che alla Fifa è la lingua ufficiale». Su Galliani, l’amministratore delegato del Milan pronto all’uscita per il passaggio di proprietà, se la cava con una precisazione («alla Fifa c’è un limite d’età») e con una battuta («la cravatta gialla non è prevista nella nostra divisa»). È appunto l’ingresso dei cinesi in Inter e Milan l’incognita dei prossimi mesi: «L’investimento di capitali dalla Cina nelle due società di Milano è un fatto importante, a patto che gli acquirenti si rendano conto in quale realtà si trovano».