Corriere dello Sport (R.Maida) – Un ammutinamento in piena regola. Rientra dopo tre ore abbondanti di chiacchiere e scontri, ma indicativo di una tensione diffusa. Nella settimana più delicata della gestione Fonseca, la Roma ha vissuto un giovedì elettrico a Trigoria: i giocatori non volevano allenarsi.
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Sul piatto della discussione non c’era soltanto il malcontento generale per l’allontanamento del team manager Gianluca Gombar, ma anche e soprattutto una questione privata interna, riguardante un calciatore e un membro dello staff. “Una cosa grave“, raccontano spifferi di spogliatoio.
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Resta la situazione desolante in cui si è trovato incolpevolmente Fonseca, sceso in campo con i collaboratori in attesa della squadra. Che invece è rimasta nello spogliatoio, compatto nella protesta. “Noi non usciamo”.Dopo un confronto accesso, la giornata è tornata quasi normale. Il risultato è che per il secondo giorno consecutivo l’allenamento è stato spostato al pomeriggio.
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Non è sicuramente la maniera migliore per preparare una partita fondamentale. Ma siccome da queste dure discussioni emerge spesso qualcosa di buono, Fonseca ha capito dai giocatori che nessuno gli sta andando contro. Ci sono delle perplessità sui suoi sistemi di lavoro, sull’intensità degli allenamenti, ma la stima dello spogliatoio per la persona e per il professionista non è stata scalfita dalle ultime due partite.