Corriere dello Sport (R. Maida) – La Roma vuole prendersi tutto il tempo necessario: oggi, dopo un ultimo confronto tra legali, verrà decisa la strategia difensiva per affiancare Mourinho davanti alla giustizia sportiva, a seguito dell’inchiesta aperta dalla procura federale per le dichiarazioni che hanno preceduto Sassuolo-Roma. Le possibilità sono due: presentare una memoria nella quale si possa chiarire il contenuto “non insultante” delle frasi pronunciate in conferenza stampa a proposito degli arbitri Marcenaro e Di Bello e del calciatore Berardi, oppure richiedere un’audizione di Mourinho di fronte al procuratore Chiné. Per la seconda ipotesi propende lo stesso allenatore. Esiste anche in realtà la terza opzione, cioè non presentare alcuna richiesta, ma è assai improbabile: la società vuole sostenere l’allenatore.
Scaduti i cinque giorni lavorativi dalla notifica degli atti, che la Roma ha ricevuto lunedì scorso, Chiné dovrà comunque decidere se procedere con il deferimento agli organi disciplinari. Non accadrà prima di domani. E passerà altro tempo per la sentenza di primo grado, che si dovrà pronunciare sul caso. Non è quindi a rischio la presenza di Mourinho in panchina domenica sera contro la Fiorentina.