Corriere dello Sport (R.Maida) – Eh no, non è un supermarket. In fondo Monchi ha già dimostrato di essere intenzionato a trasferire l’immagine opposta: pronti, via, ha ufficializzato un acquisto, Hector Moreno, ha riscattato Lorenzo Pellegrini che piace al mondo e non ha ancora ceduto nessuno (ok Salah sta per salutare: ma quanti al suo posto avrebbero rifiutato 45 milioni?)
STRATEGIE – Il fatto è che la Roma ha bisogno di risorse, parecchie, per rimettere in sesto i conti. Ma il compito non spaventa il dirigente venuto dall’Andalusia con la missione di costruire una squadra più forte. Con le idee, ricorda Monchi, si può sopperire alle difficoltà economiche. E così a Trigoria sono convinti di poter dettare le condizioni al mercato, nonostante la deadline del 30 giugno che rappresenta agli occhi della comunità calcistica internazionale uno spartiacque finanziario fondamentale. In sostanza: alla conclusione della finestra trasferimenti, tra cartellini e stipendi, la Roma dovrà andare in attivo, e non di poco, ma con la giusta presunzione di migliorarsi o comunque di non smobilitare.
IN BILICO – In quest’ottica, occhio alla linea russa. Roberto Mancini è andato allo Zenit San Pietroburgo e, attraverso l’elevata conoscenza del calcio italiano, conta di importare calciatori di sicuro rendimento: nella Roma ce ne sono due, Manolas e Paredes. In questo momento la priorità è indirizzata al difensore centrale, che si aspettava di rimanere a Trigoria ma negli ultimi giorni si è reso conto che l’ipotesi Zenit, specialmente per questioni economiche (3,5 milioni netti all’anno, quasi il doppio di quanto guadagna alla Roma), merita di essere valutata con attenzione. Ci sono margini per arrivare a dama, insomma, anche se la valutazione del cartellino di Manolas, 40 milioni, è ancora distante rispetto alle proposte russe. La sensazione è che da questa operazione dipenda il futuro di Rüdiger, sul quale Monchi si è espresso molto duramente: non andrà via. E lo stesso Fazio, che ha giocato una buona stagione, potrebbe sentirsi più saldo se il collega greco chiudesse la sua esperienza romanista.
IL REGISTA – Allo Zenit, su precisa indicazione di Mancini, interessa anche Paredes, ma pure su questo fronte manca l’accordo tra le società. «Se Gagliardini è stato pagato 25 milioni, quanti ne vale Leo?» dicono i dirigenti a Trigoria, ritenendo che un centrocampista della nazionale argentina debba essere trattato per cifre superiori ai 30. Paredes comunque è disponibile per eventuali estimatori. Solo se partisse, come si è pensato per tutte e tre le precedenti sessioni di mercato, si aprirebbe la strada per Seri.