In ritardo e nervosa, la squadra già affonda. E Vina finisce espulso

Il Messaggero (S. Carina) – Ci vorrà del tempo per rivedere la vera Roma. C’è però poi da dire che figuracce come quella rimediata ieri andrebbero evitate. Anche perché il copione visto in campo – con Karsdorp a sorpresa titolare – è sembrato per lunghi tratti quello dei primi 69 minuti contro il Torino. Squadra senza ideenervosa, sotto ritmo, prevedibile, con le solite amnesie difensive.

Svilar ha confermato che la Roma ha un problema secondo portiere. Una svirgolata del serbo non sfruttata dopo 15 minuti da Alejo è il prologo all’indecisione che nella ripresa regala il 2-0 su tiro non irresistibile di Bondonga. E poi c’è Abraham, che anche ieri ha viaggiato sulla falsariga della tournée giapponese. Non si è mai visto.

Note positive? Proprio a volerle cercare, per 20 minuti la Roma ha giocato meglio nella ripresa con un inedito 5-2-2 in fase difensiva che ha visto Volpato (poi sostituito da Zalewski) rendersi pericoloso almeno in un paio di occasioni. Nel finale, dopo l’ennesima rissa stavolta nata per una reazione scomposta di Cristante, c’è gloria anche per il 37enne Negredo. Meno male che alla ripresa del campionato mancano ancora 17 giorni.

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