In più c’è Dybala: Paulo è decisivo per la Roma, Mourinho pensa a un rilancio morbido

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Per i “Fab Four” della Roma Lorenzo Pellegrini è il capitano e il leader riconosciuto, Tammy Abraham è la sorpresa da ritrovare, Nicolò Zaniolo è il gioiello da lucidare, ma si farà fatica a scovare qualcuno che non consegni la palma del giocatore più incisivo – se non del fuoriclasse – a Paulo Dybala. Proprio per questo la gestione della Joya nel primo match della rinnovata stagione, cioè quello di mercoledì prossimo all’Olimpico contro il Bologna, potrebbe essere estremamente delicata.

La storia è chiara. Dal giorno del suo infortunio contro il Lecce, il 9 ottobre scorso, l’attaccante argentino ha giocato appena 51 minuti, sgranati in tre apparizioni: una contro il Torino (13 novembre) e due al Mondiale nei minuti finale dei match contro la Croazia e la Francia.

Nonostante sia stato proprio José Mourinho il “motore” del rientro anticipato di Dybala, le perplessità dello Special One sono comprensibili. Un dato per tutti: dalla stagione 2015-16, quella del trasferimento alla Juventus, l’attaccante ha saltato 68 partite per infortunio, 59 delle quali in bianconero e le restanti in giallorosso. Logico, perciò, che l’allenatore portoghese abbia intenzione di gestire al meglio il proprio fuoriclasse.

Quello che si sussurra nel ventre di Trigoria è che lo stato di forma di Dybala lieviti di giorno in giorno. La sensazione è che, se non ci fosse questi quasi tre mesi di stop dall’ultima volta in cui Paulo è stato titolare, il dubbio se possa giocare o meno col Bologna non si porrebbe neppure. Adesso, però, è diverso. Innanzitutto perché già domenica c’è il big match contro il Milan a San Siro, di quelli che la Joya non vorrebbe assolutamente perdere.

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